Aria di cambiamento nelle Valli

Nei piccoli paesi della Valceresio e della Valcuvia la battaglia è stata dura: tanta la voglia di cambiare, ma anche diverse eccellenze riconfermate

Conferme, rivoluzioni e battaglie all’ultimo voto in Valceresio: a Induno Olona il sindaco uscente, Maria Angela Bianchi, ha vinto con la lista civica vicina al centrosinistra, superando di poco il 50% dei voti, oltre il 5% in più della lista di Lega e Pdl.
 
Ad Arcisate due liste civiche sfidavano Angelo Pierobon, vicesindaco nell’amministrazione uscente guidata da Gariboldi: il candidato di PdL e Lega ha ottenuto un successo netto, ma la lista civica Liberarcisate, che ha avuto l’appoggio del centrosinistra ma candidava molte persone lontane dai partiti, ha guadagnato terreno, eleggendo quattro consiglieri. La Lista Arancio ha confermato il seggio già occupato negli scorsi cinque anni. Nelle ultime settimane il clima si era surriscaldato: le due liste civiche – Liberarcisate e Lista Arancio – criticavano l’operato dell’amministrazione uscente, ma si dividevano sulle scelte da mettere in campo.
 
Cambio della guardia invece a Cantello: Nicola Gunnar Vincenzi, l’ha spuntata con il 45,11% sul vicesindaco uscente Domenico Naticchi.  
Poco da dire su Viggiù, visto che già molto si è scritto su Sandy Cane, primo sindaco donna di colore d’Italia, per di più leghista. Un evento storico che ha portato alla ribalta il paese dei picasass, ma che ha quasi offuscato una sfida elettorale quanto mai combattuta: tre dei quattro candidati hanno ottenuto un risultato tra il 25 e il 30% e alla fine solo 38 voti hanno decretato la vittoria della Cane sull’esperto Mauro Filipetto.
 
Anche a Bisuschio la sfida era davvero anomala, a partire dal fatto che entrambe le liste avevano tra i candidati persone che avevano fatto parte della maggioranza uscente: il confronto era tra il candidato di PdL e Lega, Adriano Brazzale, sostenuto direttamente da Raffaele Cattaneo e da altri big del centrodestra, e il medico Silvano Pisani, iscritto a Forza Italia («fin dalle origini»), appoggiato però una lista civica sostenuta anche dal centrosinistra. Il testa a testa finale è stato davvero all’ultimo voto: il dottor Pisani alla fine ha vinto per soli 4 voti, arrivando a quota 50,07%.
Passando a Cunardo, netta affermazione del sindaco uscente Angelo Morisi che alla guida di "Riscoprire Cunardo" sfiora l’85% delle preferenze. 

Cambiando valle, guardiamo alla Valcuvia dove c’è stata la riconferma scontata per Daniela Mendozza a Caravate (unica candidata), così come l’esito ad Azzio per Eugenio Piotto, che continuerà il lavoro di Pierino Rolandi. Idem per Cuvio, con Luciano Maggi ancora in sella anche se la candidata della Lega, De Taddeo ha ottenuto un buon risultato. A Casalzuigno l’ha spuntata Augusto Caverzasio, che ha battuto la Lega, mentre la campagna elettorale alla carta vetrata di Cuveglio ha premiato Giorgio Piccolo, che ha disarcionato Romeo Ciglia. Anche in questo caso la competizione è stata serrata con un terzo candidato – Carlo Molinari – giunto a ridosso degli altri due.
A Orino Cesare Moia ha approfittato della divisione della precedente amministrazione ed è il nuovo sindaco. In consiglio sono comunque rappresentate tre delle 4 liste che correvano. A Castello Cabiaglio Marco Galbiati vince contro il candidato lanciato da Giorgetti, Solari, ma in consiglio entra anche Zorini, della lista l’Alternativa. A Rancio Valcuvia vince Claudio Ciceri, la piccola Masciago incorona il geologo Vincenzo Maffei, mentre nella vicina Bedero Valcuvia si impone sulle altre tre liste pretendenti Carlo Galli. A Brinzio Sergio Vanini, appena eletto sindaco fa il cavaliere ringraziando le "sue" donne: in consiglio ne ha fatte entrare ben quattro e annuncia il vicesindaco: Sabrina Van Hoften, che ha origini olandesi ma è brinziese da dieci anni.
Chiudiamo con due piccoli centri dal risultato quasi scontato, Cassano Valcuvia e Ferrera di Varese, dove però sono arrivati alcuni seggi per gli indipendentisti del Fronte Nord. A Cassano riconferma per il sindaco uscente Marco Magrini e per la sua Vivi Cunardo, mentre al leader del Fronte Max Ferrari è andato un posto in consiglio. A Ferrera stravince il confermato Gabriele Morello ma, visto che la lista autonomista era l’unica alternativa, a quest’ultima vanno ben quattro seggi. Uno dei quali a Piergiorgio Seveso, che pure non ha avuto neppure una preferenza.

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Pubblicato il 10 Giugno 2009
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