Armiraglio: «Il centro riciclo? Possibile a medio-lungo termine»
L'assessore all'ambiente non chiude tutte le porte all'ipotesi "Vedelago" in attesa della commissione ambiente di sabato 20 giugno, quando Carla Poli presenterà la proposta dell'opposizione
«L’ipotesi di costruire un centro di riciclo sul modello di Vedelago a Busto Arsizio? E’ un’idea affascinante ma nel medio-lungo periodo, nel frattempo la ristrutturazione dell’incineritore va fatta e la convenzione va allungata». L’assessore all’ambiente Alberto Armiraglio non chiude le porte all’idea lanciata da alcuni consiglieri di minoranza e da alcune realtà associazionistiche del territorio che prevede la costruzione di un centro di riciclo al posto dell’inceneritore, proposta che sarà sul tavolo della commissione ambiente che si terrà sabato mattina 20 giugno a partire dalle 10,30.
Sarà, infatti, presente Carla Poli, direttrice del centro di Vedelago, per spiegare come il modello veneto può essere recepito anche da Busto Arsizio e, perchè no, dall’intera provincia: «Mancano alcune condizioni base – commenta Armiraglio – anche a Vedelago una parte, seppur piccola, finisce in discarica. Il riammodernamento dell’inceneritore serve perchè non si può passare di punto in bianco da un sistema all’altro, servono anni con studi attenti e una più attenta sensibilizzazione dei cittadini per una raccolta differnziata che arrivi almeno al 70%».
Il "ni" di Armiraglio trova qualche sponda nella maggioranza ma il momento cruciale resta comunque la commissione, dove verranno sciolti i molti dubbi dei consiglieri comunali riguardo al sistema Vedelago. Anche Monsignor Agnesi, prevosto di Busto Arsizio, ha lanciato il suo invito a partecipare alla commissione mentre Paolo Cicero, presidente di Accam, ha già ribadito più volte che non sarà della partita. I passi successivi alla commissione saranno il consiglio comunale del 2 luglio dove, presumibilmente, si voterà si all’allungamento, dal 2019 al 2025, della durata della convenzione che prevede l’incenerimento dei rifiuti nel sito di Borsano e il no "con riserva" all’ipotesi del centro di riciclo. In sostanza , a meno che non ci saranno sorprese al momento della votazione, il centro di riciclo verrà messo momentaneamente in disparte.
La sorpresa, però, potrebbe ridimensionare il mega-progetto di revamping (35 milioni di euro) con il solo adeguamento alle normative europee e Cip 6 (per ottenere i finanziamenti dallo Stato) evitando di aumentare la portata dell’incineritore dalle attuali 200 tonnellate al giorno di rifiuti bruciati alle 400 previste (e risparmiando metà dei soldi). Solo in questo caso il centro di riciclo potrà ritornare alla ribalta come soluzione valida a medio-lungo termine, così come ha detto l’assessore Armiraglio.
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