Legambiente lancia l’allarme mafia per l’Expo
Nel rapporto annuale sulla criminalità ambientrale, l'associazione evidenzia le infiltrazioni a Milano e nelle città limitrofe
Per quanto riguarda il ciclo del cemento sono 261 le infrazioni accertate tra abusivismo edilizio, appalti pubblici truccati ed escavazioni illegali dei fiumi. E se parliamo di appalti pubblici a rischio di infiltrazione, Expo’ 2015, come CODICI sottolinea da tempo, è sicuramente quello più vulnerabile.
In Lombardia l’ecomafia esiste e forse è più forte di prima. Lo sostiene Legambiente Lombardia che ha presentato l’annuale rapporto sulla criminalità ambientale.
In base al rapporto di Legambiente le infrazioni contro l’ambiente accertate in Lombardia nel 2008 sono state 886, di cui 48 a Milano. Le tinte dello scenario lombardo si fanno più fosche se si pensa che le illegalità nella gestione dei rifiuti sono ben 144, di cui 13 nel capoluogo.
Visto il rischio Expo’, CODICI chiede una maggiore presenza delle Istituzioni e la costituzione della Commissione anti mafia che vigili sulle procedure. CODICI ricorda che la priorità per questa zona rimane quella di un potenziamento di Magistratura e Forze dell’Ordine che vigilino sulla legalità delle procedure, degli appalti e anche della gestione dei servizi ambientali, cercando di arrestare l’onda mafiosa che sta prendendo piede.
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