Rapina nella tabaccheria Milani, nel’96 uccisero il figlio della titolare

La polizia sulle tracce di due rapinatori ventenni, italiani: la signora Annamaria Schiavini colpita alla testa. Tredici anni fa perse la vita il giovane Eugenio Milani, intervenuto per difendere la madre

Rapina nella tabaccheria Milani di Crenna, in via Locarno a Gallarate. Due uomini, giovani sui vent’anni, presumibilmente italiani, sono entrati nel negozio con una pistola in mano, poi rivelatasi giocattolo. Hanno intimato alla titolare, Annamaria Schiavini, di consegnare l’incasso, e al rifiuto di questa le hanno rifilato una botta in testa con l’arma, che ha perso alcuni pezzi: per la signora dieci giorni di prognosi. I rapinatori sono fuggiti a piedi secondo le prime ricostruzioni, portando via 200 euro circa e 20 pacchetti di sigarette. Sull’episodio indaga la polizia di stato di Gallarate.
 
La tabaccheria è tristemente nota alle cronache locali: nel 1996 il figlio della titolare, Eugenio Milani, allora diciassettenne, venne barbaramente ucciso nel corso di una rapina, l’ennesima subita dalla rivendita. La polizia rintracciò i colpevoli, Vincenzo D’Alfonso, reo confesso quale autore materiale del delitto, condannato con rito abbreviato a 20 anni e Claudio Petricca, condannato nel 2004 a 27 anni di carcere per complicità nell’assassinio del giovane che intervenne per difendere la madre.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Giugno 2009
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