L’assessore Pellicini scrive al Ministro: “Non perdiamo l’Itpa”
L'assessore provinciale ha scritto al ministro Gelmini chiedendo di non sprecare una valida esperienza quale quella degli istituti tecnici linguistici
L’Assessore alla Formazione e Pubblica Istruzione Andrea Pellicini, in merito alla riforma scolastica, ha scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, all’Assessore regionale all’Istruzione Gianni Rossoni e al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale Giuseppe Colosio, per chiedere il riconoscimento specificità e qualificazione degli Istituti Tecnici Periti Aziendali e Corrispondenti in lingue Estere (ITPA).
Ecco il testo della lettera
La Provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, sta seguendo con molta attenzione la riforma scolastica in corso di definizione, in funzione del compito di programmazione dell’offerta formativa e per valorizzare al massimo grado – con l’attuazione della riforma – determinate scuole che hanno spesso maturato sul campo una validissima esperienza e una qualificata offerta formativa, che rischia di non trovare adeguata corrispondenza negli schemi di regolamento attualmente in discussione.
E’ questo il caso di alcuni Istituti Tecnici Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere che da molti anni, utilizzando le opportunità offerte da sperimentazioni quali ERICA, hanno concretamente realizzato percorsi di studio che offrono una approfondita ed ampia preparazione linguistica, non strettamente legata al mondo del commercio secondo schemi del passato, ma ampliata ad comprendere e trattare anche gli aspetti culturali e relazionali dei Paesi esteri.
Gli I.T.P.A. della provincia di Varese, per fare un esempio, sono stati antesignani nelle relazioni con istituti esteri, negli scambi interculturali e nei viaggi di studio con Canada, Repubblica Popolare Cinese, numerosi paesi europei, stabilendo relazioni di gemellaggio e mostrando chiaramente come un moderno I.T.P.A. possa e debba avere una propria connotazione di istituto ad approfondita vocazione linguistica, imprescindibile nella formazione di ragazzi che opereranno in aziende inevitabilmente e auspicabilmente proiettate ad incrementare i contatti con l’estero.
Ritengo che tale specificità non sia riconosciuta – almeno per le fasi discussione di cui siamo a conoscenza- nello “Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecniciai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.
Tale schema infatti – se da un lato salvaguarda con l’”indirizzo turismo” le esperienze nel campo del turismo parimenti maturate anche da molti I.T.P.A. con il progetto ITER – dall’altro lato esaurisce nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” la ricchissima esperienza e funzionalità degli ITPA nel capo linguistico.
Tali specificità avrebbero potuto essere riconosciute e rilanciate strategicamente qualora nel riordino dei Licei fosse stato previsto il Liceo Linguistico con forte caratterizzazione economica internazionale.
Chiedo pertanto di riconsiderare la necessità di dare una risposta adeguata a queste esigenze, prevedendo nell’ambito dei Licei l’istituzione di un Liceo Linguistico economico- internazionale oppure nella definizione degli indirizzi degli istituti tecnici un indirizzo “linguistico” o “aziendale-commerciale internazionale” per salvaguardare la storica peculiarità e la ricca esperienza di questi istituti e garantire maggiore slancio e migliore comunicazione alla nostra economia.
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