Sul tema rifiuti cala il silenzio. Corrado: «Vogliamo vedere la nuova convenzione»
Il consigliere di Rifondazione chiede la convocazione della commissione ambiente ma la maggioranza, divisa al suo interno, non ha ancora assunto una posizione unitaria sia sull'allungamento della vita dell'inceneritore di Borsano, sia sullo studio di fattibilità del centro riciclo
E’ calato il silenzio sulla nuova covenzione Accam che dovrà allungare la vita dell’inceneritore di Borsano. Ad alcuni giorni dall’ultima commissione ambiente nella quale si doveva discutere il nuovo testo (al quale sta lavorando l’assessore allo sviluppo Franco Castiglioni) e in estremo ritardo rispetto ai tempi annunciati qualche mese fa, la maggioranza continua a far melina in attesa di trovare una quadra sia sull’inceneritore che sul centro di riciclo.
Ad oggi non si intravede all’orizzonte una nuova convocazione della commissione ambiente nella quale si dovrà discutere del nuovo testo e il consigliere di rifondazione Comunista Antonio Corrado non molla la presa: «Chiedo che si eviti di arrivare a indire la commissione su questo tema il giorno prima del consiglio comunale – chiede Corrado – almeno che ci si dia la possibilità di produrre i nostri emendamenti al testo che verrà licenziato dalla giunta». Per il momento, infatti, la maggioranza non ha ancora espresso una posizione precisa sul tema mentre Accam va avanti per la sua strada con la mega-ristrutturazione all’inceneritore.
Corrado, leader del gruppo che propone con una delibera uno studio di fattibilità per un centro di riciclo sul modello di quello esistente a Vedelago, teme il peggio: «Vorrei capire se da parte della maggioranza c’è oppure no la volontà di mediare sulla questione – si domanda il consigliere – sarebbe utile capire se, poi, si intende far rispettare i punti che la compongono nella sua totalità, come quello che all’articolo 3 chiedeva che Accam diventasse una vera e propria agenzia ambientale. A tre anni dalla firma della prima convenzione questa parte è stata disattesa». Secondo Corrado nemmeno le banche danno molta fiducia al piano di espansione dell’inceneritore: «Lo stesso Cicero aveva detto in assemblea che l’ok dalla banca all’investimento da oltre 40 milioni di euro è arrivato poco prima dell’ultima assemblea mentre di revamping si parla da mesi».
La situazione all’interno della maggioranza è tutt’altro che facile. Il Pdl è spaccato in due tra chi chiede di approfondire la proposta del centro di riciclo (quindi votare si alla delibera d’indirizzo) e chi vuole tirare dritto sul revamping. La Lega Nord non è da meno e punta, senza nasconderlo, alla direzione generale di Accam ma sembra poco interessata a quale strada intraprendere tra l’inceneritore e il centro riciclo. L’unica certezza è il consiglio comunale che dovrà tenersi entro fine luglio sarà quello decisivo dato che , pochi giorni dopo, è fissata l’assemblea di Accam che dovrà decidere il futuro dell’inceneritore.
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