A Gavirate scoppia la “guerra” del commercio
Gavirate esclusa dalla programmazione turistica dei centri commerciali in base alla nuova legge regionale sul commercio. Nello Riga chiede chiarimenti. Il sindaco convoca un tavolo di confronto
«Com’è possibile che Gavirate possa essere esclusa dalla lista delle località turistiche provinciali avendo attrattive di livello nazionale, europeo e mondiale? Come può la Lega Nord remare contro gli interessi del popolo gaviratese?» Nello Riga, esponente della Destra di Gavirate, scrive al Sindaco Felice Paronelli dopo l’approvazione della legge che di fatto rivoluziona il calendario di apertura dei centri commerciali. Riga si interroga sul ruolo dell’ASCOM locale che ha chiesto e ottenuto l’immediata chiusura domenicale del centro commerciale Campo dei Fiori.«Ci chiediamo se il Sindaco non trovi conflitto d’interesse nel fatto che il responsabile dell’ASCOM di Gavirate sia un parente strettissimo del consigliere comunale con delega al commercio. Per noi c’è qualcosa che non quadra» ribadisce l’esponente della Destra.
«Non esiste alcuna bocciatura per la nostra comunità – replica il primo cittadino Felice Paronelli – l’emendamento leghista ha modificato i requisiti necessari per ottenere il regolamento degli esercizi commerciali. Gavirate non ha perso la qualifica di ente turistico solo che, non avendo un servizio di collegamento pubblico di linea sul lago, è stata esclusa dal novero dei comuni dove è possibile tenere aperti i negozi nei giorni festivi. Sul lago di Varese, lo ricordiamo, esiste solo un servizio di collegamento tra Bardello e l’isolino Virginia, ma è di tipo turistico».
Il cambiamento, un tempo inesistente, ha portato ad una revisione del calendario delle aperture domenicali che ha creato un vespaio di polemiche tra l’Ascom locale, che ha chiesto l’immediata chiusura del centro commerciale, e il centro stesso che aveva programmato la sua attività in base al calendario stilato nel novembre scorso e che prevedeva eventi e manifestazioni per tutte le prossime domeniche: « La situazione è delicata – spiega il primo cittadino – da una parte l’associazione commercianti che richiama la normativa, dall’altro il centro commerciale che si ritrova all’improvviso con mancati guadagni e spese già sostenute. Ecco perché ho convocato un tavolo tecnico con tutti gli attori per vedere come trarre il massimo vantaggio da questa situazione ».
Il tavolo è in programma il prossimo 8 settembre: per quella data, il sindaco spera di avere in mano la lettura interpretativa della nuova legge: « Ho scritto in Regione chiedendo chiarimenti perché le novità non riguardano l’articolo che parla di programmazione annuale da sempre programmata nel mese di novembre. Quindi, mi devono dire se il calendario deciso nel novembre scorso è valido o meno».
In attesa di capire se il centro commerciale dovrà chiudere o meno nei prossimi mesi del 2009, il sindaco spera che si possa reagire positivamente alle novità imposte dalla Regione: « Prima che qualcuno cerchi soluzioni di ripiego, interroghiamoci se si può costruire qualcosa per la nostra comunità».
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