A Ginevra la terza Conferenza Mondiale sul Clima
Esperti e politici di tutto il mondo si incontrano in questi giorni a Ginevra per garantire che le generazioni presenti e future possano avere accesso alle informazioni necessarie per adattarsi e prepararsi ai cambiamenti climatici
Sul Lemano si parla di clima e di ambiente. Ginevra ospita da ieri, 31 agosto, oltre 1500 tra esperti, scienziati del clima e alti rappresentanti governativi per discurtere in questioni climatiche. Si tratta della terza Conferenza Mondiale sul Clima organizzata e promossa dall’Organizzazione mondiale metereologica.
L’organizzazione mondiale meterologica è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite e di queste rappresenta la voce ufficiale per quanto riguarda lo stato e il comportamento dell’atmosfera terreste, la sua interazione con gli oceani e, in ultima analisi, lo stato del clima e la distribuzione delle risorse d’acqua.
La Conferenza sul Clima è il momento di incontro tra gli specialisti che collaborano con l’agenzia e la priorità assoluta di questa edizione è identificare sia gli elementi necessari per istituire un Quadro mondiale di servizi climatici sia fornire previsioni e informazioni sul clima a tutti i settori socioeconomici affinché possano gestire le variabilità e i cambiamenti climatici.
Il Global Framework, discusso da circa 15 Capi di Stato e di Governo, da oltre 80 ministri e delegazioni in rappresentanza di oltre 150 Paesi presenti, sarà strutturato da una serie di dati e di procedure che possano affinare l’osservazione dei cambiamenti climatici. Questa necessità è particolarmente forte dato che esiste una differenza nei tempi di previsione dei cambiamenti. Se i governi guardano ai 10 anni, gli scienziati osservano a 50/100 anni di distanza da oggi per comprendere quali possano essere gli effetti dei cambiamenti. La formulazione del Global Framework sui servizi climatici è dunque lo strumento per avvicinare i tempi di analisi e per giungere a fornire informazioni e previsioni sul clima ai decisori politici di tutti i Paesi, proponendosi così di ridurre le perdite causate da oscillazioni estreme del tempo meteorologico e del clima come, ad esempio, ondate di calore, tempeste di sabbia, cicloni, siccità e piene.
Tali fenomeni estremi saranno sempre più frequenti e intensi, secondo le prime previsioni.
Quanto viene discusso in questi giorni sarà propedeutico per la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre di quest’anno.
In quella sede si discuterà, con la speranza di trovare un accordo, della riduzione delle emissioni nocive in atmosfera, ma anche di come comportarsi in funzione di quanto sta avvenendo.
La conferenza mondiale di Ginevra fornisce dunque gli strumenti e le informazioni affinchè i decisori che si riuniranno in Danimarca possano prendere le giuste decisioni a tutela del Pianeta e delle sue popolazioni, in particolare quelle africane e dei Paesi in via di sviluppo che stanno subendo con maggiore forza i cambiamenti climatici e che hanno minori strumenti per difendersi e tutelarsi. In sostanza, come recita lo slogan dell’evento, “migliori informazioni climatiche per un futuro migliore”.
Ci si augura per tutti.
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