Gherardo Colombo: gli altri siamo noi
Una serata dedicata al tema della legalità. L’ex magistrato di mani pulite Gherardo Colombo è intervenuto alla manifestazione "Incontrotendenza"
Vale la pena essere onesti in un mondo di furbi? Questa la prima domanda dell’incontro organizzato ieri al teatro Incontro di Besnate per il programma di animazione culturale Incontrotendenza. Ospite, l’ex magistrato di mani pulite Gherardo Colombo. Dimessosi dalla magistratura due anni fa, da qualche giorno è presidente della Garzanti. Notevole l’affluenza del pubblico, tanto da rendere necessario occupare la galleria del teatro.
Come si fa a far rispettare le regole? Forse non basta che esistano le leggi: bisogna osservarle. I cittadini, però, sono portati a violare le leggi e le trasgressioni commesse dai cittadini sono tante. Perché? Chi è il furbo? Ognuno pensa che il furbo sia l’altro e, invece, furbi lo siamo tutti noi. Dobbiamo capire, dice Colombo, “che siamo noi a fare la società in cui viviamo”. Allora diventa evidente che il mondo va secondo come ci comportiamo noi. Perciò, è importante che i cittadini comprendano le leggi e partecipino attivamente alla costruzione della società.
Provocato dal pubblico sulla depenalizzazione del reato di falso in bilancio, Colombo dice che noi cittadini siamo così poco in disaccordo con chi ha proposto questa legge, che quell’individuo lo eleggiamo.
Chiude la serata don Mauro Barlassina, con un’osservazione: “dovremmo tornare un po’ tutti a pensare dal basso da protagonisti”.
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