La “supercar” degli scassinatori? I carabinieri la scoprono in autostrada
Pertugi segreti per flessibili e piedi di porco, targa smontabile, e tettuccio con doppio fondo. La guidavano tre piemontesi
La macchina perfetta per uno scassinatore? L’hanno trovata i carabinieri. Adatta ai furti con scasso, ideale per evitare controlli e riconoscimenti. Ma con un errore, uno solo, che ha insospettito gli uomini del Nucleo investigativo di Varese. Una limetta per le unghie, sul parasole del guidatore. Che servisse a qualcosa? Certo che sì. Serviva ad aprire il vano dell’autoradio, e dentro, guarda un po’, c’era una intercapedine nascosta, con il contenitore airbag svuotato. La pinzetta permetteva di aprire il passaggio segreto ma anche di sollevare e smontare il tettuccio, vicino alla luce di cortesia, dentro al quale c’era un altro piccolo deposito segreto.
I militari hanno trovato un piede di porco modificato per aprire le porte delle abitazioni, il flessibile per segare le casseforti, la ricetrasmittenti per eludere i controlli, un elenco delle radiofrequenze di polizia e carabinieri, pile, ciabatta per attaccare la spina del flessibile, un sacchetto di anelli e collanine, probabile provento di furto.
I militari hanno trovato un piede di porco modificato per aprire le porte delle abitazioni, il flessibile per segare le casseforti, la ricetrasmittenti per eludere i controlli, un elenco delle radiofrequenze di polizia e carabinieri, pile, ciabatta per attaccare la spina del flessibile, un sacchetto di anelli e collanine, probabile provento di furto.
Il tutto, è stato rintracciato, dentro una Golf nera, 16 cilindri, che i carabinieri avevano adocchiato, a Saronno, martedi mattina, con tre uomini a bordo che hanno insospettito gli operanti. I carabinieri li hanno seguiti fino all’autostrada, mentre andavano verso Varese, e poi verso Borgosesia. A un certo punto, l’auto ha accostato, in una piazzola di servizio. I carabinieri, in borghese, hanno rallentato, e l’hanno aspettata. Quando la Golf li ha sorpassati, il colpo di scena: la Golf aveva una targa diversa. I tre uomini, grazie a delle finte targhe bi-adesive, avevano fatto il cambio, rimettendo quella originale. Successivamente hanno scoperto una altra chicca. La finta targa era “clonata”, corrisponde cioè a una vettura identica, dello stesso colore, che viaggia tranquillamente in un altra città. E’ stata scelta a apposta, perchè a eventuali controlli con telecamere o altro, la vettura risulta “pulita”.
Sembrava tutto a posto. Ma poi gli inquirenti hanno trovato la pinzetta, e intuito che doveva essere la chiave di accesso a qualche segreto. Che portava dritto al vano airbag del passeggero, svuotato a dovere e riempito di attrezzi. I tre, italiani, nomadi, dovranno rispondere del porto di attrezzi da scasso, e di ricettazione. Sono tre piemontesi di 44, 29 e 28 anni. Hanno diversi precedenti per furti. Sono stati solo denunciati, su disposizione della procura di Novara.
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