L’assessore ai servizi sociali: «Realizziamo il progetto di monsignor Agnesi»
Mario Crespi si unisce all'appello dell'edicolante della stazione sul problema clochard e rilancia la collaborazione con il decanato per sostenere il progetto del prevosto per un centro di accoglienza per i senza tetto
L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio Mario Crespi non è insensibile al problema dei senza tetto e proprio oggi, giovedì, ha parlato della questione con padre Giancarlo Colombo della parrocchia del Sacro Cuore dei Frati di Busto, responsabile nominato dal prevosto Monsignor Franco Agnesi per questo tipo di emergenza: «Abbiamo avuto un incontro con don Giancarlo e in particolare – continua Mario Crespi – ci siamo soffermati sul progetto di monsignor Agnesi per la creazione di un centro di prima assistenza presso una struttura della parrocchia dei frati da trasformare in un dormitorio con annessi mensa e locali per l’igiene personale». Il progetto era stato lanciato alcuni mesi fa e finalmente sembra prendere forma e concretezza soprattutto dal punto di vista finanziario.
«Don Giancarlo ha parlato di un finanziamento ottenuto per la progettazione. Il comune ha confermato la volontà di affiancare il decanato anche economicamente per la realizzazione di questo progetto. – precisa Crespi – Ci aggiorneremo a breve. L’impulso è tutto della parrocchia e il merito va a monsignor Agnesi ma noi non ci tireremo indietro e parteciperemo economicamente». L’assessore ha anche sottolineato il rinnovo del contributo alla Croce Rossa di Busto Arsizio che durante il periodo invernale distribuisce pasti caldi e coperte ai senza tetto della città. «Anche in questo caso non abbiamo fatto mancare il nostro aiuto – conclude Crespi – e per quanto riguarda l’appello ai cittadini mi unisco all’edicolante anche se ritengo che i bustocchi esprimano già molto bene la loro solidarietà con chi sta peggio tramite la fitta rete di associazioni del territorio, associazioni alle quali non hanno mai fatto mancare il proprio apporto».
A Busto Arsizio una struttura che offre qualche posto letto, per la precisione 8, c’è ed è situata nel quartiere Sant’Anna, realtà di periferia dove fino a qualche anno fa regnavano degrado e tossicodipendenza. La struttura della parrocchia è dedicata a don Isidoro Meschi, parroco di Sant’Anna ucciso da uno psicolabile; ad aprirla è stato il precedente parroco don Giancarlo Greco.
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