“Battisti ha commesso reati comuni”, dalla corte via libera all’estradizione
A Roma, la notizia della prima sentenza della Corte è stata accolta con un lungo applauso nella Camera dei deputati. Tutti i deputati hanno applaudito lungamente in tutti i settori dell'emiciclo
Il Tribunale supremo brasiliano si è espresso: Cesare Battisti potrà essere estradato in Italia. Ora la decisione finale passa nelle mani del presidente Lula, dopo di che il detenuto sarà trasportato nel nostro paese.
La scelta della corte è stata dettata dal fatto che Battisti avrebbe commesso «crimini comuni» e non «politici», e pertanto può essere ricondotto in Italia dove lo aspetta la pena prevista dalla giustizia italiana.
A Roma, la notizia della prima sentenza della Corte è stata accolta con un lungo applauso nella Camera dei deputati. Tutti i deputati hanno applaudito lungamente in tutti i settori dell’emiciclo dopo l’annuncio del deputato Massimo Corsaro.
Già a margine della conferenza mondiale della Fao il presidente Berlusconi si era intrattenuto con il presidente brasiliano Lula e aveva velocemente affrontato l’argomento poiché era già previsto il pronunciamento della corte. Come detto ora l’ultimo via libera spetterà proprio a Lula.
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