Casciago e Luvinate in rivolta: emarginati dall’ADSL
I due comuni protestano contro Telecom, che ha rimandato i progetti di ampliamento della banda larga
A Casciago e Luvinate, due piccoli centri a pochi passi dal capoluogo di provincia, la battaglia è ben altra: portare la banda almeno a 640kbps, vale a dire, col 2010 alle porte, provare ad entrare nella preistoria della rete. Lettere, promesse, telefonate. Ma nulla. A Luvinate l’estensione della copertura Adsl era stata promessa entro il terzo trimestre 2009: «Abbiamo chiesto a che punto siamo – spiega Alessandro Boriani, vicesindaco del Comune -. L’impegno di Telecom è del gennaio 2009: avrebbero dovuto inserirci nei piani di sviluppo “per avere in tempi brevi una navigabilità internet con velocità download fino a 640kbps”. Il problema è molto avvertito dalla gente. Ormai tutto viaggia sulla rete e la mancanza di un accesso veloce rende di fatto inaccessibile una grande quantità di servizi così come l’utilizzo di siti di ultima generazione. Abbiamo promosso nei mesi scorsi un incontro pubblico per approfondire le problematiche ed ascoltare le esigenze dei cittadini. In questo senso negli ultimi anni periodicamente abbiamo inviato note ufficiali alla Telecom, al fine di sostenere continuamente l’attività di sensibilizzazione e di attenzione verso il nostro territorio. Ma la strada sembra essere davvero lunga. I Comuni, per di più piccoli, possono fare molto poco. Gli investimenti tecnologici sulle nuove infrastrutture dipendono dalle grandi aziende e dalle risorse statali. Il problema del digital divide è una questione nazionale, ma qui stiamo parlando di aumentare la velocità e fare un passo in avanti rispetto ai semplici 56k che ancora a Luvinate hanno molti».
Stesso problema a Casciago, dove il primo cittadino Beniamino Maroni ha provato a sollecitare Telecom: «Anche qui non c’è una copertura Adsl – spiega -. Abbiamo sollecitato un intervento, lamentando la mancata copertura. Telecom ci ha risposto che stanno cercando nuove soluzioni tecnologiche, ma per il momento permangono problemi strutturali ed economici: in sostanza non sanno se e quando potranno intervenire. Noi ci stiamo muovendo per trovare altre soluzioni, come il wireless, ma sono costose e le casse dei piccoli Comuni come si sa non versano in condizioni ottime».
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