«All’hospice abbiamo imparato a non aver paura della morte»
La storia di Gianni e Mary Maddaluno che hanno fondato l'associazione "Amici di Rossella", una onlus dedicata alla figlia che sostiene il reparto di cure palliative dell'ospedale
Dal dolore e dalla sofferenza possono nascere rose rosse di passione e da quello che hanno vissuto Gianni e Mary Maddaluno è nata l’associazione "Amici di Rossella", una nuova onlus a sostegno del reparto cure palliative dell’ospedale di Busto Arsizio. L’hanno presentata questa mattina e hanno raccontato la loro vicenda personale con grande emozione nel ricordo di Rossella (foto a sin.), la loro figlia morta a soli 41 anni proprio in quel reparto, curata e assistita giorno e notte da parenti, amici, volontari, infermieri e medici.
Rossella era laureata in architettura, aveva un figlio Alessandro che ora è la gioia dei nonni, e aveva due passioni: la danza classica e il pianoforte. Rossella ha lasciato un marito e il papà l’ha definita moglie amorevole, mamma integerrima e donna moderna. La sua storia non è diversa da tante altre all’interno dell’hospice di Busto Arsizio, struttura nata nel 2007 che accompagna i pazienti inguaribili verso la morte lenendo le sofferenze della persona e rendendo dignitoso il fine vita. Da questa esperienza è nata la voglia di mettersi in gioco dei coniugi Maddaluno con questa associazione: «L’idea è nata un anno fa ad un convegno tenutosi ai Molini Marzoli sul tema delle cure palliative – ha raccontato con voce rotta dall’emozione Gianni – ci siamo sentiti di andare oltre l’oblazione per l’ospedale e abbiamo deciso di coinvolgere alcune famiglie bustesi benemerite che ci hanno aiutato e che ringraziamo. Così, da una proposta del direttore dell’azienda ospedaliera Pietro Zoia siamo qui a presentarci alla stampa».
Accanto a Gianni e Mary c’erano il direttore Zoia, il dottor Valter Reina, responsabile del reparto, e alcune infermiere che lavorano fianco a fianco con i malati: «tutte le persone accanto a me – ha detto ancora Gianni Maddaluno – garantiscono la dignità delle persone, compiono un’opera di importanza straordinaria per le famiglie e per i malati. Sono vicini a noi sia qui in ospedale che nell’assistenza domiciliare, vero fiore all’occhiello di questo reparto. Gli ultimi 40 giorni di Rossella qui ci hanno fatto dire che la morte non ci fa più paura». Le parole forti del fondatore dell’associazione vengono dritte dal cuore di chi sa cosa vuol dire vedere una figlia spegnersi prima dei genitori. «Il paragone con la rosa rossa della passione è più che mai inerente – ha aggiunto il direttore Zoia – oggi questa rosa che è l’hospice si è arricchita di un nuovo bellissimo petalo». L’associazione, infine, ha ringraziato anche la Lilt e la giornalista Marilena Lualdi che ha deciso di devolvere agli Amici di Rossella il ricavato della vendita del suo libro "Quando il nonno prese per il naso il re".
Per sostenere l’associazione:
-mediante bonifico bancario per accredito sul c/c 231 presso il Credito Valtellinese – Agenzia 1 di Busto Arsizio intestato a "Amici di Rossella – Onlus" cod IBAN IT 04H0521 622801000000000231
– mediante assegno bancario non trasferibile emesso all’ordine "Amici di Rossella Onlus" da consegnare presso l’hospice
Nella causale del bonifico va riportata la frase "erogazione liberale". E’ possibile sostenere l’associazione anche tramite il 5 per mille.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.