Un centro servizi per il rilancio della zona industriale

Il tema è stato affrontato martedì in commissione, predisponendo le condizioni urbanistiche perchè il progetto possa partire

La zona industriale di Sacconago è forse la più grande nel suo genere in tutto il Norditalia. È però carente di buoni collegamenti stradali e di servizi. Se per i primi si dovrà necessariamente attendere sviluppi futuri (prolungamento del "peduncolo" di Vanzaghello, "Sempione bis", sottopasso via del Chisso ecc.), per i secondi un passo avanti è stato compiuto martedì 22 dicembre in commissione ambiente e territorio. All’ordine del giorno era, si legge, la "adozione di variante parziale ex art. 27 legge n. 865/71 e s.m.i. al piano per gli insediamenti produttivi (P.I.P.) – zona industriale di sud-ovest a Sacconago – integrazioni alle norme tecniche attuative specifiche – rilocalizzazione del centro servizi". In soldoni, si trattava di specificare l’area in cui dovrà sorgere la struttura (26mila metri quadri), che dovrebbe comprendere l’ateso centro cottura da tempo richiesto, e ancora ristorante, bar, ufficio postale, sportello bancario, uffici comunali ad hoc, un posto di medicazione, un’edicola. Si parla anche di strutture ulteriori per la formazione e di un albergo. Contestualmente si è provveduto a sbloccare aree già previste all’interno del PIP per altre 19 aziende, precisando però che dopo l’assegnazione delle aree si dovrà entro sei mesi firmare la convenzione. Una garanzia contro il rischio che i progetti restino sulla carta: se i lavori non partono enro i 180 giorni, il terreno potrà tornare al Comune senza pagare penali. Nell’estate scorsa erano state rimesse a bando aree per 23mila metri quadri, rimaste fin lì inutilizzate: segno che se l’area ha le sue attrattive, ha anche dei limiti a fronte di un’economia che non tira affatto.

Il centro servizi sorgerà tra i viali Tosi e 5 febbraio, in posizione centrale, presso il centro multiraccolta Agesp, non più come prima si prevedeva nei pressi della stazione intermodale ferro-gomma di Sacconago. Come aveva anticipato qualche settimana il vicesindaco Giampiero Reguzzoni, a costruire il centro servizi saranno dei privati. Da tempo si sa di contatti, fra gli altri, con l’ex presidente dell’Inter Pellegrini, il cui nome è legato al settore della ristorazione. È stata invece cancellata dal progetto l’idea di un asilo nido e di una scuola materna, decisione che ha visto vari consiglieri di entrambi gli schieramenti chiedere un ripensamento. Apprezzata invece la volontà di andare a creare il centro cottura, già richiesto da Salomi (PdL) e ora da Corrado (Rifondazione) e Cislaghi (gruppo misto). Il cibo oggi arriva infatti alle mense scolastiche da un centro cottura che dista quasi trenta chilometri, con i costi e la qualità che si possono immaginare. Da Pecchini (PD) è giunto l’invito a non aumentare la tariffa per la mensa scolastica, in ogni caso e quale che sia la soluzione prescelta per la costruzione del centro cottura, che sarà deilberata a parte dalla giunta in una fase successiva. Il servizio già è meno utilizzato di quanto si potrebbe: e non è desiderabile renderlo più costoso.

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Pubblicato il 23 Dicembre 2009
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