Con le mani nella terra
Inaugurata, nella galleria d'arte del Melo, la mostra di Tino Sartori "Dalla terra alla forma"
"Le mani che modellano l’argilla affidano alla terra un forte valore simbolico. L’elemento rimanda al senso, al primordiale, all’essenzialità, ad un’appartenenza fisica e culturale. Creare delle forme coincide con il far scaturire, con il liberare i significati che la terra contiene". Le parole di Tino Sartori scandiscono le ragioni della sua ricerca. Parole che per la prima volta accompagnano le sue opere nella mostra "Dalla terra alla forma" appena inaugurata a IncontrArti, la galleria d’arte del Melo a Gallarate.
Un incontro tra un artista e un luogo particolare, dedito alla cura delle persone anziane. Marco Pedrazzi ha raccontato le ragioni della scelta di aprire uno spazio d’arte all’interno della casa di riposo.
"Oltre i circuiti, talvolta gli steccati, che definiscono il mondo dell’arte professionale validata dall’autorevolezza della critica e dall’altrettanto autorevole conferma del mercato, esiste una diffusa e complessa sensibilità che, pur attraverso percorsi ed esperienze non convenzionali fa dell’estetica a
tutti gli effetti un vero e proprio canale di conoscenza e di ricreazione della realtà, contaminando l’ordinario e il quotidiano con la straordinaria visionarietà della più pura dimensione “artistica”.
È l’“arte invisibile”: quella che attraverso le orditure razionali e codificate del quotidiano viene a leggere l’anima nascosta delle cose, decodificare le storie straordinarie c e l at e n e l l ‘ o r d i n a r i o, r i c r e a r e pa ssa g g i a lt e r n at i v i e percorsi inediti nella scontata routine del quotidiano.
È una visionarietà trasversale che attraversa la materia e le cose, fa vivere di l uce inedita architetture umane e sociali, inventa storie e sceneggiature che regalano poesia ad una
realtà appiattita dalla consuetudine e dagli stereotipi sociali. E’ l’arte della gratuità, della creatività non richiesta, della ricerca come imperativo etico, è l’esperienza creativa per il solo significato dell’essere vivi e in cammino verso una bellezza assoluta, nota al cuore e sfuggente agli occhi".
Dalla terra alla forma è una mostra che ha percorso luoghi della provincia in questi anni. Castellanza e poi Cavaria, da qui alla biblioteca di Tradate, passando dalla sala Oriana Fallaci di Somma Lombardo per arrivare adesso a Gallarate a IncontArti.
I lavori di Tino Sartori propongono un’arte essenziale che produce un risultato denso di fascino. I pannelli in ceramica, spesso di grandi dimensioni, sono il risultato di una ricerca, che come per la vita, hanno degli elementi di mistero, quasi di magia. Per creare non basta la manipolazione dell’argilla e l’estro dell’artista. C’è un altro elemento che si combina e che richiede non solo sapienza, ma anche accettazione: il fuoco. "Quando si apre poi il forno è sempre uno stupore", afferma Sartori. Il risultato finale assume le forme volute dall’artista, ma gli altri elementi, il colore, la luce non sono frutto solo del suo lavoro.
La mostra resterà aperta fino alla fine di gennaio.
Galleria d’arte Il Melo, via Magenta 3 Gallarate
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