La Lombardia sogna banda larga per tutti
Svelati i piani regionali per combattere il digital divide, per ora ne è stata finanziata solo la prima parte
Nonostante sia una delle regioni più ricche d’Italia, la Lombardia è ancora afflitta dal digital divide, cioè la scarsa diffusione dei collegamenti Internet veloci nelle aree periferiche del territorio.
Attualmente, secondo la Regione, il 5.9% del territorio sarebbe afflitto dal digital divide, cioè non può fruire di un collegamento Internet superiore ai 640Kbps. Ora però sembra pronto un piano di sviluppo che mira a liberare definitivamente il territorio da questa inadeguatezza, con un protocollo appena firmato tra Regione e Ministero allo Sviluppo Economico.
L’accordo prevede due obiettivi, ma solo uno risulta già finanziato. Il primo obiettivo è quello di portare la fibra ottica fino a tutte le centraline telefoniche lombarde: costerà 56 milioni di euro alla Regione e 20 milioni al ministero.
Questo però non basta, per garantire la banda larga spesso è necessario stendere la fibra anche tra la centralina e l’abitazione, il cosiddetto ultimo miglio. Ciò costerebbe molto di più: circa 157 milioni di euro. La fibra ottica nelle case è la migliore garanzia di velocità, ma si tratta di un investimento che riporterà un ritorno in circa 20 anni. L’idea della Regione è quella di creare una partnership pubblico/privato, per creare una rete che poi sarà concessa agli operatori di servizio. Tra i soggetti già coinvolti, ma non ci sono ancora conferme ufficiali, figurano Telecom Italia, Fastweb, Cariplo, Cassa depositi e prestiti e altri.
Secondo il vice ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani, che ha parlato del piano al Sole 24Ore, se il progetto lombardo dovesse funzionare, potrebbe diventare un modello per tutte le altre regioni italiane.
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