Slitta l’udienza per la vicenda della “truffa dei cartellini”
Si doveva decidere se rinviare a giudizio o meno dodici dipendenti del Comune di Cardano al Campo, indagati nel 2005: secondo la procura timbravano i cartellini per gli assenti, con minacce e mobbing per chi non ci stava
Un classico della giustizia italiana: il rinvio per difetto di notifica. E l’udienza preliminare slitta all’11 marzo prossimo, prima data utile fra i mille impegni di un nugolo di avvocati. Si rimanda così la decisione del giudice in merito al rinvio a giudizio (o meno) dei dodici dipendenti del Comune di Cardano al Campo accusati di aver creato un vero e proprio "sistema" per coprirsi le spalle a vicenda, nel quale chi lavorava timbrava per quanti erano in quel momento assenti. Una vicenda che avrebbe mandato in bestia l’attuale ministro Brunetta, noto per i provvedimenti contro l’assenteismo nelle pubbliche amministrazioni.
La cosa venne denunciata nel 2005, in un clima di tensione in municipio. Secondo quanti presentarono a suo tempo il relativo esposto in Procura, vi era anche del mobbing ai danni di quanti "non stavano al gioco" e denunciavano l’andazzo. Nella vicenda finirono coinvolti in dodici fra agenti di polizia locale e impiegati del municipio, con accuse che oltre al mobbing includevano anche la truffa e il peculato. Indagava l’allora sostituto procuratore Loredana Giglio, il fascicolo dopo che il magistrato ebbe lasciato la Procura bustese per trasferimento passò al collega Luca Gaglio.
L’udienza odierna presso il tribunale bustese si è chiusa come detto con un nulla di fatto, per difetto di notifica a due imputati. Di questi, uno era comunque presente, uno no. Quest’ultimo era fra quanti avevano presentato delle memorie difensive per chiarire la propria posizione.
Il Comune di Cardano al Campo, ricorda il sindaco Mario Aspesi che pure ha mantenuto riserbo e prudenza sulla vicenda, cercando di difendere in primo luogo il buon nome della cittadina e dell’amministrazione, «è parte lesa» nella vicenda. Si è affidato quindi all’avvocato Candiani per l’aspetto penale, quello che avrebbe dovuto essere affrontato stamane, e al prof. Travi per quello amministrativo.
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