“Aiutare gli inquilini prima degli sfratti”. L’amministrazione: “Già lo facciamo”

Purtroppo, fra casi umani e situazioni di disoccupazione e sottoccupazione cronica, l’emergenza casa, esacerbata dall’onda lunga della crisi economica e sociale, continua a tenere banco. Tra chi segue la questione il sindacalista del Sicet Ezio Mostoni, che interpelliamo sull’ultimo caso emerso all’attenzione pubblica di sfratti, non era informato a fondo sulla singola vicenda, ma dichiara che, alla luce di questo e della realtà constatata negli ultimi mesi, scriverà quanto prima una lettera al Comune. Se la richiesta di anticipare le spese di nuovi contratti con affittuari privati è stata non solo accolta nei fatti, ma già non era ignota alla prassi comunale, Mostoni chiederà a questo punto di prevenire piuttosto che curare la lenta emorragia degli sfratti dalle case popolari: meglio intervenire con aiuti a monte, laddove gli affitti sono ancora modesti, piuttosto che dover rincorrere situazioni ormai deteriorate.
L’assessore ai servizi sociali Mario Crespi tiene però a replicare che anche in questo caso si sfonda una porta aperta. «Seguendo le indicazioni emerse dai tavoli tematici e dalle commissioni abbiamo reindirizzato i criteri per l’assegnazione dei titoli sociali», ossia degli aiuti alle amiglie in difficoltà. «Ciò riservando particolare attenzione proprio ai casi di morosità già in essere. Solo per fare un esempio, stamane in commissione buoni sociali una percentuale forse del 40% delle vicende citate riguardava persone che hanno difficoltà legate ai costi dell’abitare».