Apppuntamento con “Documentari in corso”

Giovedì 11 febbraio, la Sala Urano del Miv presenta due film di Claudio Lazzaro, giornalista che indaga nel mondo degli estremisti

La Sala Urano del Multisala Impero Varese, all’interno della rassegna "Documentari in corso", giovedì 11 febbraio presenta l’appuntamento con due film che indagano nei nuovi estremismi: "Camice verdi" e "Nazirock, il contagio fascista tra i giovani italiani" di Claudio Lazzaro. Il regista sarà inoltre ospite della rassegna in un incontro condotto da Andrea Giacometti e Maurizio Fantoni Minnella. 
Programma della giornata:

ore 17.30 proiezione di  "Camicie verdi "
ore 19.00 proiezione di "Nazirock, il contagio fascista tra i giovani italiani"
ore 21.00 Incontro con l’autore
ore 22.00 proiezione di "Camicie verdi"

Presentazione dei film a cura del critico cinematografico Maurizio Fantoni Minnella

Il cinema di Claudio Lazzaro che ha al suo attivo una lunga esperienza di giornalismo al Corriere della Sera, possiede l’indubbia qualità di andare al cuore delle cose, o se si preferisce, del soggetto trattato, senza particolari elaborazioni estetiche. Non è un formalista Lazzaro, né tantomeno un documentarista puro, della categoria degli Olmi o dei De Seta. Tuttavia le due opere che presentiamo, ci appaiono necessarie nella misura in cui si rivelano capaci di mostrare il vero volto della Lega Nord (quello razzista e populista, beninteso, rappresentato da figure inquietanti come Mario Borghezio o Roberto Calderoli) e dei gruppi dell’estrema destra giovanile con riferimento sia a Forza Nuova che al movimento “nazirock” sempre più in crescita nel nostro paese.
Colpisce soprattutto la volontà antiretorica del regista di non sovrapporsi alla descrizione dei fatti e delle figure principali (in questo caso veri protagonisti del delirio politico di cui si sono resi complici). In altre parole, lo spettatore viene quindi posto di fronte a nuove forme di eversione basate più sui simboli, sulla gestualità e sull’aggressione verbale (Lega) che non sullo scontro fisico (Forza Nuova).
Vediamo scorrere nelle immagini dei due film un condensato di stupidità padana e di aggressività neofascista allo stato puro e in libertà, ovvero senza censure. Questo significa che l’autore non ha posto particolari veti alle espressioni più contraddittorie, più aggressive o più becere di due entità politico ideologiche, così apparentemente lontane da apparire invece sempre più vicine e affini, (nonostante la musica, nel caso di nazirock, che tuttavia non cambia la sostanza politica del messaggio), nel nome di una nuova identità politica populista e intollerante verso qualsiasi diversità.
Al pubblico quindi, la libertà di indignarsi di fronte alle immagini che, senza forzature, i film propongono, o viceversa di applaudire le prodezze dei loro eroi.
Ps. Nazirock che nel 2008 doveva essere proiettato al cinema Anteo di Milano, non fu visto in seguito a minacce ai gestori del cinema da parte di membri di Forza Nuova. Era tempo di campagna elettorale…

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2010
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