Crisi calzature, Reguzzoni, “orgogliosi della nostra manifattura”

Secondo il parlamentare leghista “La nostra proposta sul made in Italy non è una legge bandiera”

“La nostra proposta sul made in Italy non è una legge bandiera, ma rappresenta uno scatto d’orgoglio che intende affermare con forza che nel nostro Paese si fa manifattura, si produce bene e meglio che altrove.”
Lo ha dichiarato Marco Reguzzoni, vicepresidente dei deputati della Lega Nord, illustrando il ddl Reguzzoni-Versace sulla tutela del made in Italy durante il Convegno organizzato dall’Associazione nazionale dei calzaturifici italiani.
“Con questo ddl – aggiunge il parlamentare leghista – noi vogliamo compiere un’operazione di trasparenza nei confronti dei consumatori, perché hanno diritto di sapere cosa acquistano.” Reguzzoni ha anche sottolineato che questa proposta di legge d’iniziativa parlamentare “è stata sostenuta da un grande sforzo da parte di tutti i gruppi politici. E’ importante ricordare che ha raccolto 130 firme ed è stata approvata alla Camera con 546 voti favorevoli, cioè con un consenso importante che non è sempre così automatico in politica.”
“Per quanto riguarda il tessile, abbigliamento, arredo casa, calzature e pelletteria, settori che muovono 1 milione di posti di lavoro nel nostro Paese – ha ricordato Reguzzoni – abbiamo stabilito che sulle quattro fasi di lavorazione almeno la metà debbano avvenire in Italia e se ci sono produzioni che vengono fatte all’estero bisognerà indicare quali sono e dove avvengono. Il sistema di etichettatura obbligatoria e la tracciabilità dei prodotti stessi – conclude – consentirà ai consumatori di ricevere un’adeguata informazione: un capo che viene fatto a Shanghai non può e non deve essere spacciato per made in Italy, come spesso avviene adesso.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Febbraio 2010
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