L’amministrazione: “In quella zona nessuna costruzione”
L'assessore Massimo Bossi conferma la variante: "nella zona sud è prevista la riqualificazione ambientale". Ma si attende anche l'esito del ricorso, che potrebbe cambiare le carte in tavola
«La zona a sud della 336 è destinata al recupero ambientale». La posizione dell’amministrazione –espressa dal sindaco Nicola Mucci e dall’assessore all’urbanistica Massimo Bossi – non cambia.
Stadio o grattacielo, per ora, non importa. Al centro dell’attenzione rimane la collocazione del progetto, in quella fetta di territorio gallaratese che sta al di là della superstrada 336. «I terreni delle Coop sono tutte nella zona Sud, di cui la variante Sky City prevede la riqualificazione» spiega laconico il sindaco. Niente nuove costruzioni in quella zona, ma recupero degli spazi verdi e incolti, da trasformare in parco urbano e corridoio biologico verso il Parco del Ticino. «In ogni caso, nel toccare quell’area bisognerà tener conto non solo delle indicazioni del Comune, ma anche di quelle della Regione Lombardia e del Parco del Ticino» aggiunge Bossi.
Stadio o grattacielo, per ora, non importa. Al centro dell’attenzione rimane la collocazione del progetto, in quella fetta di territorio gallaratese che sta al di là della superstrada 336. «I terreni delle Coop sono tutte nella zona Sud, di cui la variante Sky City prevede la riqualificazione» spiega laconico il sindaco. Niente nuove costruzioni in quella zona, ma recupero degli spazi verdi e incolti, da trasformare in parco urbano e corridoio biologico verso il Parco del Ticino. «In ogni caso, nel toccare quell’area bisognerà tener conto non solo delle indicazioni del Comune, ma anche di quelle della Regione Lombardia e del Parco del Ticino» aggiunge Bossi.
Nessuna novità, dunque, da palazzo Borghi: lo scenario rimane immutato, il futuro dell’area è quello indicato dalla variante adottata a novembre 2008. «Noi stiamo procedendo all’azzonamento di tutte le richieste pervenute, per quanto riguarda le superfici. La richiesta delle Coop è stata depositata negli ultimi giorni di gennaio e non è stata ancora esaminata dagli uffici. Per quanto ci riguarda, attendiamo l’evolversi del ricorso presentato da Immobiliare Futura». La prossima udienza davanti al Tar della Lombardia è fissata per l’11 marzo. «La decisione è nelle mani del giudice. Se il ricorso sarà accolto, il giudice dovrà dirci cosa dobbiamo fare: la soluzione non sarà facile». Si dovrebbe modificare pesantemente la variante, mettendo mano all’elemento che l’amministrazione ha sempre considerato centrale, la tutela dell’area verso Busto e Samarate, necessaria per “bilanciare” l’espansione edilizia tra il Sempione e la 336.
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