Ratificato alla Camera l’accordo sull’Arcisate-Stabio
Il progetto del nuovo collegamento ferroviario è finanziato con 223 milioni di euro. Soddisfatti i deputati Reguzzoni e Marantelli
Nasce il valico ferroviario di Arcisate e Stabio: la Camera ha ratificato nella giornata del 16 febbraio l’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario. Il progetto ha un valore complessivo di 223 milioni di Euro, l’avvio dei lavori sulla nuova tratta Arcisate-Stabio è previsto entro l’anno, la chiusra dei lavori è programmata per il 2013. «Il gruppo della Lega – ha detto in dichiarazione di voto Marco Reguzzoni – plaude il Governo perché finalmente questa infrastruttura sarà realizzata. È un’opera che consiste in un breve tratto ferroviario, ma con il quale è possibile connettere Malpensa e il sistema delle ferrovie lombarde al resto d’Europa». Sulla linea transiteranno infatti i treni diretti Lugano-Malpensa, oltre ad altri treni locali.
La breve bretella di collegamento Arcisate-Stabio si innesterà sulla linea Varese-Porto Ceresio, dove sono previsti interventi per il raddoppio dei binari, con l’interramento del tracciato e delle stazioni Arcisate e Induno Olona. «Mi permetto soltanto un ringraziamento – prosegue il deputato del Carroccio – anche ai cittadini dei territori dei comuni di Arcisate e di Induno perché vi è stato un importante lavoro sul territorio condotto dalla provincia di Varese, dalla regione Lombardia, dai sindaci dei comuni interessati. Alla fine sono state superate delle problematiche, sono stati smussati gli angoli, sono stati superati e ridotti i disagi. È la dimostrazione – conclude Reguzzoni – che se la politica e il territorio sono espressione dello stesso ‘idem sentire’, allora le opere si possono fare e si possono fare bene. Quindi, grazie ai cittadini varesini, ma soprattutto grazie al Governo che ripara una mancanza che dura da decenni e dota tutto il Paese di una infrastruttura di aggancio con la Svizzera e con l’Europa». Reguzzoni ha anche ricordato le altre opere inaugurate in questi mesi, compresi i raccordi che rendono possibile il collegamento da Busto Arsizio verso Malpensa e la nuova stazione di Castellanza.
Soddisfatto anche il parlamentare del Pd Daniele Marantelli: «Il primo studio di fattibilità fu presentato nel 1998, quando al governo c’era il centrosinistra, i fondi sono arrivati nel febbraio 2008. L’opera serve a collegare la Svizzera con Malpensa, Varese con Lugano e Como. Un’opera intelligente perchè diversa da quelle attivate fino ad oggi, che erano tutti collegamenti, sia stradali che ferroviari, organizzati in modo radiale su Milano». Il passaggio da Varese consente invece di accedere in modo diretto a Malpensa, ma anche all’asse e passeggeri merci verso il porto di Genova. Marantelli ha presentato anche un ordine del giorno che impegna il governo a sostenere lo sforzo finanziario dei comuni interessati, in particolare quello di Induno Olona, come forma di sostegno a comunità che hanno messo a disposizione il proprio territorio per esigenze della collettività.
Il nuovo collegamento secondo Marantelli sosterrà Malpensa (danneggiata «dalle politiche dissennate del governo»), ma offrirà anche nuove opportunità anche alla Svizzera e al Canton Ticino. «In questi mesi abbiamo visto complicarsi il rapporto tra Italia e Confederazione sullo scudo fiscale, con danno in particolare per i frontalieri. Quando parlavamo dei fondi Interreg, l’assessore regionale Prosperini parlava di "gossip giornalistico": si sbagliava, i findo Interreg non sono stati ancora sbloccati». La speranza del deputato del Pd è che la firma dell’accordo contribuisca a un «clima più sereno e aperto».
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