Turismo a Natale, meno peggio del previsto
I dati Istat sugli arrivi e sulle presenze di turisti a Natale vede un aumento di arrivi e una diminuzione delle presenze. Ma nel nord ovest aumentano gli stranieri
Non sono andate poi così male le vacanze di Natale per il settore turistico italiano, specialmente nel nord ovest.
Secondo i dati Istat, pubblicati nella giornata di lunedì 15 febbraio, nel periodo compreso fra Natale e l’Epifania negli alberghi italiani c’è stato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un aumento dell’1,6 per cento negli arrivi ed un calo dell’1,3 per cento nelle giornate di presenza.
Ad aumentare i viaggi e diminuire le giornate di soggiorno è stata in particolare la clientela italiana che ha registrato, nello stesso periodo, una crescita dell’1,6 per cento degli arrivi ed una diminuzione del 2,3 per cento delle presenze. La clientela straniera, invece, è in aumento: sia per arrivi (più 1,8 per cento) sia per le giornate di presenza (più 1,1 per cento).
E più evidente ancora è la differenza nel Nord-ovest dove gli arrivi sono diminuiti dell’1,0 per cento per la clientela italiana ma sono saliti del 9,9 per cento quelli della clientela straniera: il che porta nel complesso a un aumento del 2,7 per cento. Non è andata così bene per i “cugini” del nord est, dove vi è stato un calo dell’1,3 per cento per la clientela nazionale e del 4,5 per cento di quella estera, con una variazione negativa complessiva del 2,1 per cento. Nell’Italia centrale, un lieve aumento dello 0,2 per cento della componente nazionale e una diminuzione dell’1,4 per cento di quella estera hanno condotto ad una diminuzione dello 0,5 per cento degli arrivi totali. Nell’Italia meridionale ed insulare c’è stato un incremento del 10,9 per cento degli arrivi della componente italiana e del 13,2 per cento della componente straniera, per una crescita complessiva degli arrivi dell’11,2 per cento.
Per quanto riguarda le presenze, nell’Italia nord occidentale si è registrata una variazione positiva dello 0,9 per cento: che anche in questo caso è la somma algebrica tra la diminuzione della componente nazionale delle presenze (meno 1,5 per cento) e l’incremento di quella estera (più 6,2 per cento).
Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza degli stranieri che hanno soggiornato negli alberghi italiani durante le vacanze di natale sono stati i clienti tedeschi a costituire una delle tre nazionalità prevalenti per il 39,1 per cento degli albergatori (rispetto al 43,6 per cento rilevato lo scorso anno), quelli francesi sono stati segnalati dal 26,3 per cento degli albergatori e quelli svizzeri dal 18,0 per cento.
Nel periodo di rilevazione considerato, il 21,7 per cento dei clienti italiani proveniva dalla stessa regione in cui era situato l’albergo (meno 1,7 punti percentuali rispetto alla quota rilevata lo scorso anno), il 32,6 per cento da regioni limitrofe (meno 1,4 punti percentuali rispetto a un anno prima) e il restante 45,7 per cento da altre regioni (più 3,1 punti percentuali).
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