Yamamay in Germania per conquistare l’Europa
Mercoledì alle 19 il ritorno degli ottavi di finale di Coppa Cev contro lo Schweriner: serve una vittoria per confermare il 3-2 dell'andata e qualificarsi alla final four
I laghi che circondano Schwerin sono una lastra di ghiaccio, e un vento gelido spazza le strade della cittadina tedesca (foto a lato), peraltro semideserte: la prima persona che si incontra uscendo dall’albergo è la giocatrice Jule Paul, pronta per l’allenamento. Ma per la Yamamay, arrivata all’aeroporto di Lubecca intorno alle 12 di martedì e subito trasferitasi nella vicina Schwerin, il clima non è certo da holiday on ice: mercoledì sera alle 19 la squadra di Parisi dovrà affrontare la gara più importante dell’intera stagione.
Analizzandola razionalmente, e malgrado il sofferto 3-2 della scorsa settimana,
la gara di ritorno dei quarti di Coppa CEV non dovrebbe essere uno spauracchio per le bustocche: i presunti 6.000 spettatori dello Sport und Kongresshalle (ma il team manager parla più realisticamente di 3.000 – nella foto in basso un cartellone che annuncia la sfida) non possono preoccupare una squadra abituata al pubblico più caldo della serie A italiana, i palloni Mikasa ci sono anche per le avversarie e, per quanto imprevedibili, non possono giustificare una débacle in ricezione come quella dell’andata, e infine le tedesche, forti finché si vuole in distribuzione e al centro, restano una squadra con grossi limiti tecnici manifestati già a Busto, in particolare nella fase-punto. Insomma, la qualificazione alla final four è un’impresa decisamente alla portata delle biancorosse; eppure l’atmosfera non è delle più serene e sui volti delle "farfalle" è fin troppo facile leggere la tensione.
Il motivo è semplice: per lo Schweriner il passaggio del turno sarebbe una gioia inaspettata (nel 2010 si festeggiano tra l’altro gli 850 anni della fondazione della città) ma l’eventuale eliminazione non provocherebbe certo drammi, visto che la squadra di Aleksandersen è in piena corsa per conquistare il titolo nazionale. La Yamamay, invece, non può fare altro che centrare l’obiettivo se vuole salvare una stagione vissuta su equilibri delicatissimi, che ha già messo a dura prova la pazienza dei tifosi. E sarà pur vero che le tedesche "devono vincere per forza", come ha detto Carlo Parisi, ma rispetto a loro le bustocche hanno soltanto l’assai dubbio vantaggio di potersi giocare il set di spareggio in caso di sconfitta per 3-2: uno psicodramma che tutti preferirebbero evitare. Va aggiunto infine che lo Schweriner si è concentrato negli ultimi giorni sulla preparazione dell’incontro di Coppa, non dovendo affrontare nessun match di campionato, mentre la Yamamay ha dovuto fare i conti con la trasferta di domenica sul campo della Foppapedretti.In sintesi, per affidarsi alle parole di Federica Valeriano: "Se a Busto è stata difficile, in Germania lo sarà ancora di più. Loro sono molto forti in casa, stanno sempre attaccate alla partita e non vanno sottovalutate". "Difendono, rigiocano, ci provano sempre – ha aggiunto Parisi dopo la partita dell’andata – e questo è un grande valore aggiunto. Non è una cattiva squadra, e ha ampi margini di miglioramento vista la presenza di tante giovani. Sicuramente giocare in casa è un vantaggio, però calcoli non ne possono fare e quindi un po’ di pressione anche per loro ci sarà".
Schweriner SC – Yamamay Busto Arsizio
Schweriner: 1 Thomsen (L), 2 Carlijn, 3 Paul, 4 Roll, 5 Pachale, 6 Retzlaff, 7 Thormann, 8 Kauffeldt, 9 Kaspersi, 10 Hanke, 11 Gutsche, 12 Brandt. All. Aleksandersen.
Busto: 3 Fernandinha, 4 Valeriano, 5 Kim, 6 Turlea, 7 Kovacova, 8 Decordi, 10 Campanari, 13 Borri (L), 14 Crisanti, 15 De Luca, 16 Havelkova. All. Parisi.
Arbitri: Jasinski (Polonia) e Kovacevic (Serbia).
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