Cambia la scuola, cambiano i libri. Ma non si sa come
Le novità introdotte dalla Riforma Gelmini stanno creando problemi agli editori. Si avvicina il tempo della scelta del libro di testo ma non si sa ancora come cambieranno i programmi
Più scienze e meno storia e geografia al classico, fisica e informatica più importanti allo scientifico, arrivano le scienze integrate, il Novecento viene rivalutato in italiano.La Riforma Gelmini ha annunciato molte e profonde novità nei programmi scolastici del prossimo anno, ma solo nei giorni scorsi sono comparse sul sito del Ministero, le indicazioni circa i programmi per il sistema dei licei, che andranno, comunque, riformulate da un’apposita commissione ministeriale.
Cosa mettere, dunque, nei libri di testo per il prossimo anno? È la domanda che dall’autunno scorso ha arrovellato gli editori della scolastica alla ricerca di contenuti da inserire nei libri per gli studenti di prima. In mancanza di indicazioni ufficiali, si è andati “a sensazioni” sperando di azzeccare i programmi anche per non rimanere fuori a causa della norma che impone di mantenere il testo per i seguenti 6 anni. Il rischio, infatti, è quello di mandare al macero centinaia di libri di testo "sbagliati".
Un rebus che, in questi giorni, i professori delle scuole italiane stanno tentando di risolvere anche se, dalla loro parte, c’è ancora la componente tempo, dato che l’adozione definitiva andrà presa dal collegio docenti nel maggio prossimo, quando, si spera, tutto sarà chiarito.
Anche nelle scuole varesine è caccia alle indicazioni del Ministero: « Abbiamo scaricato proprio ieri le proposte per scienze, materia che viene introdotta ex novo nei due anni del ginnasio – spiega la preside del Cairoli Daniela Tam Baj – Dovremo adottare nuovi testi anche per storia e geografia, il cui monte ore è stato ridotto da 4 a 3 ore. Novità ci sono anche per italiano perché all’ultimo anno viene finalmente posto al centro il Novecento. Tanti cambiamenti che cercheremo di ritrovare declinate al meglio nei libri che ci stanno proponendo gli editori. Non ne farei, però, una questione drammatica: cercheremo il più adatto, sapendo che, in ogni caso, si potrà lavorare anche sul testo dell’anno successivo, piuttosto che scaricare da internet gli aggiornamenti o cercare opuscoli o fascicoli per supportare al meglio gli studenti».
Anche al liceo scientifico Ferraris di Varese c’è fermento: «C’è indubbiamente grande attesa per ciò che diventeranno informatica, fisica, storia – spiega il dirigente Antonio Micalizzi – Noi ci auguriamo che le indicazioni arrivino entro tempi brevi, così come ci auguriamo che per il prossimo anno la regola dell’adozione per sei anni possa essere in qualche modo rivista. In questo momento siamo in un cantiere aperto che va gestito con tutte le cautele e i presidi di sicurezza necessari».
Decisamente “rivoluzionari” sono all’Itc Tosi dove da tempo si parla di svecchiare il modello statico del libro di testo: « Siamo entrati in una rete di 14 scuole a livello nazionale – spiega il preside Benedetto Di Rienzo – I professori si stanno incontrando per creare percorsi formativi su materiali “originali”, cioè messi a punto da loro stessi. Si sono divisi le materie e stanno lavorando a materiali che arriveranno in maggio per la valutazione in consiglio docenti. Questi testi verranno, quindi, distribuiti ai ragazzi di prima, con un vantaggio anche economico per loro. Questo sistema non è originale perché è già stato adottato con successo dall’Itis Majorana di Brindisi (www.bookinprogressi.it) che ha affrontato e risolto tutti i problemi annessi di carattere fiscale e giuridico. Materiali "autoprodotti", quindi, prenderanno il posto dei libri in italiano, matematica, storia, chimica, fisica, diritto, inglese, informatica. Il secondo passo, di questo progetto, è l’adozione di pc che sostituiranno penna e carta. Questa fase, però, oltre ad avere costi economici non indifferenti perché prevede di dotare di un computer ogni studente, deve ancora essere affinato per le lezioni in classe».
Libri o dispense che saranno, i presidi varesini assicurano che a giugno, l’elenco dei libri di testo da comprare sarà disponibile: magari qualche problema di approvvigionamento ci sarà perchè gli editori si stanno muovendo con tempi ristrettissimi. problemi ci saranno anche per i mercatini dell’usato dove, in era di novità, avranno scarsi risultati. Così il prossimo anno si preannuncia costoso per tutti, editori e genitori.
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