Penati: “La legalità diventa il tema della campagna elettorale”
Manifestazione in via Dante a Milano sabato pomeriggio contro il “decreto interpretativo” che ha permesso la riammissione di Formigoni
Via Dante ore 16.50. Una via mondana e sonnecchiante, luogo del via vai domenicale attende il popolo viola e la protesta del Pd. L’opposizione lombarda non ci sta e si ritrova unita contro il decreto "interpretativo" del governo per recuperare le liste non ammesse alle regionali.
Tutti in piazza, dunque, per ribadire che le regole valgono indistintamente per tutti i cittadini o almeno così dovrebbe essere. E anche Via Dante, in circa cinquanta metri, ospita tutte le correnti.
In Piazza Cordusio, angolo Via Mercanti, ecco il gazebo del PDL, tappezzato da foto di Formigoni e protetto da alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine. E un coloratissimo furgoncino ospita una band che suona dal vivo.
Attraversando la Piazza, cambia la musica: un musicista peruviano investe lo stand dei Radicali, che distribuiscono volantini ma si tengono lontani dalla manifestazione del Pd che sta per iniziare in piena Via Dante.
Ore 17.40. Arriva il candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Filippo Penati e la folla si sposta copiosa e rumorosa, verso il piccolo gazebo che inizia ad essere al centro dell’attenzione. E così uno dopo l’altro parlano tutti i candidati regionali del PD, applauditi dai cittadini che nel frattempo hanno gremito Via Dante.
Per il Deputato PD Emanuele Fiano “ Il decreto è una ferita grave per la democrazia e le istituzioni italiane. Solo il 28 marzo prossimo i cittadini potranno ribaltare la situazione e ristabilire la legalità “, e ancora l’applauso dei cittadini.
Nel frattempo arrivano anche i rappresentanti di Sinistra e Libertà e Italia dei Valori. In particolare Sergio Pifferi, coordinatore regionale IDV dice: “Quel che manca è il rispetto delle regole, il rispetto della collettività” e aggiunge “la gente deve capire chiaramente che questo decreto e una vergogna e noi per primi diciamo alla maggioranza: vergognatevi!”
Grande è l’entusiasmo. Cori da stadio, pervadono la folla che si accalca e cerca di carpire ogni parola. C’è attesa, Tutti aspettano l’intervento di Penati.
Ore 18.15 Il Tar della Lombardia ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento della Corte d’Appello di Milano e ha riammesso, alle elezioni regionali, la lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni.
Penati ha ricevuto la notizia per telefono ed ora è pronto a parlare, anche se gli occhi tradiscono la delusa tranquillità di un risultato scontato. Prende il microfono e subito dice: “Nonostante la decisione del Tar, noi non ci fermeremo e il prossimo 28 marzo vinceremo questa competizione elettorale”. Applauso e bandiere che sventolano. E ancora “Io voglio essere il Presidente di tutti i cittadini delusi e sfiduciati dall’azione illegale di questo governo che ha rotto tutte le regole e ha prodotto con la sua azione un vero incitamento all’illegalità; infatti se si arriva tardi ad un concorso si viene esclusi, se gli imprenditori fanno un’offerta ad una gara di appalto, anche con pochi minuti di ritardo vengono esclusi. Tutti noi siamo stati sanzionati una volta nella vita. Ci sono delle regole e vanno rispettate sempre: proprio per questo io sarò anche il Presidente dei cittadini del centro-destra che non si riconoscono nell’azione scellerata della maggioranza” e conclude “farò della legalità il tema portante del mio programma”.
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