Rivoluzione digitale: scompare la busta paga dei prof
Dal 1° di marzo un milione di dipendenti delle scuole riceverà lo stipendio solo on-line. Nei prossimi mesi saranno on-line anche le dichiarazioni di nuove attività e i certificati medici
Anche i prof passano al digitale: dopo alcuni mesi di sperimentazione, con il mese di marzo tutti i dipendenti della scuola pubblica non riceveranno più lo stipendio in forma cartacea, ma solo in forma digitale sul sito stipendipa.tesoro.it.
Si tratta dell’ennesimo colpo basso alla carta, di un rivoluzione che coinvolgerà un milione di lavoratori tra insegnanti e personale non docente. Anche se non tutti i prof. si sentiranno dei maestri di mouse e tastiera, l’obiettivo è quello di velocizzare le pratiche e semplificargli la vita: dal sito non solo si potrà accedere alla busta paga (tenendo un archivio degli ultimi cinque anni), ma anche ai modelli Cud e 730. Inoltre, in futuro, sarà possibile modificare i propri dati personali, come la residenza fiscale e il proprio conto corrente bancario.
E se i professori sono già nel futuro, anche per le aziende i giorni sono contati: tra esattamente 29 giorni chiunque voglia creare, modificare o cessare una nuova impresa potrà farlo solo on-line, con il servizio Comunicazione Unica. Una vera e propria novità per le Camere di Commercio, che ora vedranno "virtualizzate" gran parte delle loro attività.
Fa tutto parte di quella digitalizzazione fortemente voluta da Brunetta, per comprimere i costi e (una volta presa confidenza) semplificare la burocrazia. Altra novità, giusto per rattristare i fan della carta: entro la fine di aprile tutti i medici dovranno attrezzarsi per inviare all’Inps, in forma digitale, i certificati medici. Così facendo l’Inps risparmierà 200 milioni di pezzi di carta, ma anche 2.000 addetti impiegati per classificare i certificati.
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