Aids: colpisce chiunque e distrugge la vita

Il responsabile Caritas provinciale fa il punto su una malattia sottovalutata ma che fa ancora molti danni e vittime

L'Aids: la campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale contro l'AidsCentottantamila ammalati di AIDS in Italia. Sessantacinquemila in Lombardia di cui quarantacinque mila assistiti nelle strutture della regione con una spesa media di diecimila euro. 

Sono questi i dati di una malattia che è ormai sparita dalla comunicazione ufficiale ma che continua a mietere vittime: « Ogni anno si ammalano quattromila persone e si tratta di ammalati ignari, inconsapevoli, che non sanno quando e come l’hanno contratta» spiega Don Flavio, responsabile della Caritas della zona pastorale di Varese. 
Ed è proprio la mancanza di consapevolezza che oggi preoccupa quanti si occupano di assistenza: « La nostra raccolta benefica, quest’anno, sarà dedicata proprio a questo tema. Innanzitutto, per le spese  vive che sono sostenute nei centri di ricovero – racconta don Flavio – E poi si aprirà una riflessione generale perchè è un tema che riguarda tutti: dai ragazzi agli adulti, passando per quanti si sottopongono a trasfusioni o cure dentarie in posti con poca igiene».

Alla base del contagio, infatti, c’è molta incoscienza e ignoranza, come conferma anche il professor Roberto Accolla dell’Università dell’Insubria: «Il 60% di chi si scopre sieropositivo non se lo aspetta. Non ne ha la minima percezione».

Leggerezza e ignoranza sono, allora, alla base dei contagi che si registrano ai giorni nostri: « Gli stili di vita sono eccessivamente confusi – commenta Don Flavio – Oggi i rapporti si vivono con troppa superficialità e disordine».
Caritas, dunque, vuole avviare la campagna di sensibilizzazione attraverso gli educatori e i propri medici per rialzare la guardia verso un virus non ancora debellato: « Quando uno scopre di essere ammalato, viene immediatamente emarginato. Si fa terra bruciata attorno a lui. E solo in quel momento si capisce il senso di ciò che si sta vivendo. Si tende sempre a pensare che succede agli altri, a comunità particolari come i tossicodipendenti, i gay, i trans. E così si permette all’HIV di colpirci: e quando si scopre, la vita diventa un dramma».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2010
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