“Il popolo della Lombardia ha scelto il pilota della Ferrari”

Roberto Formigoni si prende i meriti di esser stato l'apripista verso il federalismo. Calderoli spiega come cambierà la struttura fiscale e istituzionale grazie alle riforme

Berlusconi al Quirinale e Maroni a Palazzo Chigi. Questo lo scenario tratteggiato da Roberto Calderoli nella sua lunga intervista al Sole 24ore.
Pasqua di politica sulle prime pagine dei giornali e mentre il ministro si prodigava a spiegare come verrà cambiata la struttura dello Stato e il sistema della tassazione, Roberto Formigoni sfidava la Lega proprio sugli stessi temi.
Il neo governatore chiude la lunga intervista a Repubblica con una battuta sulla sua futura Giunta. "Non certo con il manuale Cencelli, per carità. Deciderò in base ai tanti messaggi che ho ricevuto durante la campagna elettorale e in base ai voti presi provincia per provincia. La mia giunta dovrà essere la sintesi del mio programma. Nessuno nasce assessore. È il popolo sovrano che sceglie. Per il momento, ha scelto il pilota della Ferrari. Ora si tratta di far rombare da subito il motore".
IL Pdl in Lombardia è restato il primo partito. La Lega è andata bene, ma non è stata quel ciclone che ha investito il Veneto e in modo diverso il Piemonte e perfino l’Emilia Romagna. Formigoni, forte della sua rielezione e del buon risultato di molti dei suoi, non cede rispetto al Carroccio e al potere centrale del Governo. 
"È ora di passare dalle parole ai fatti. Dalla Lombardia siamo pronti a dare una mano, ma a patto che non sia un falso federalismo. Anche lo Stato ha dei vizi da eliminare". E Formigoni si prende il merito di esser stato il primo che ha creduto a questa importante riforma dello Stato convinto anche che "questo sia l’anno del federalismo. Il centrodestra ha vinto le elezioni e il centrosinistra non è uscito distrutto. Abbiamo davanti tre anni. Il governo vuole fare i decreti attuativi dialogando anche con l’opposizione. Non ci sono più alibi. Faremo la nostra parte, ma non permetteremo che non sia un federalismo autentico. Per essere vero il federalismo deve essere completo. Non basta quello fiscale, ci vuole anche quello istituzionale. Un primo banco di prova sarà l’attuazione del trasferimento delle materie alle Regioni come previsto dall’articolo 116 della Costituzione. La Lombardia ha chiesto di ottenere la competenza su dodici materie. Avevamo iniziato una trattativa con il precedente governo che si è interrotta e che con questo governo deve essere ancora ripresa. Ma non è tutto".
Su alcuni punti la visione di Formigoni coincide con quella di Calderoli e un esempio è il cambiamento del sistema parlamentare. "Ci vuole anche il Senato federale. – Afferma il governatore, –  Bisogna passare dal bicameralismo perfetto a un sistema monocamerale. Con una Camera politica che dà la fiducia al governo e un Senato che diventa l’organo delle scelte politiche nazionali delle Regioni. Bene il federalismo fiscale, ma con delle correzioni".
Il ministro Calderoli sulle pagine del Sole 24ore affermava che "alla Camera andrebbero affidate le materie a competenza esclusiva dello stato, al Senato quelle a competenza concorrente. Su cui l’altro ramo del parlamento potrà solo esprimere un parere. La fiducia al Governo spetterebbe solo alla Camera e il Senato pone solo la questione di governabilità e se viene accolta va a casa insieme all’esecutivo per evitare poteri di ricatto. Pur eletto direttamente dal popolo il Senato sarà collegato alle regioni. Se queste cadono decadono anche i senatori espressi in quella regione".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2010
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