Rai: il futuro del servizio pubblico è nei blog
Debutto riservato ai nottambuli per la prima trasmissione realizzata interamente dai cittadini. Ma l'idea piace, e rende più utile la tv che sosteniamo col canone
I programmi realizzati dai blogger non sono una novità, esistono persino canali televisivi satellitari interamente costituiti da contenuti generati dagli utenti.
Quando però il programma sbarca su una rete pubblica e viene firmato da Giovanni Minoli (autore di trasmissioni storiche come "Mixer", "Quelli della notte" o "La grande storia"), la faccenda si fa seria. Per questo è stata molta l’attenzione dedicata al primo episodio di "Citizen Report" nuova trasmissione in onda su Rai3 e condotta da Federica Cellini. Un esperimento interessante, per ora relegato ad una fascia oraria imbarazzante: l’una, e dieci, di notte.
In dieci puntate da 26 minuti si affronteranno, attraverso i contributi di diversi blogger, temi di attualità: dal lavoro alla famiglia, dalla religione all’ecologia, dall’immigrazione alle dipendenze, fino al mondo degli studenti universitari, delle scuole di ballo, delle tifoserie e dei blog. I contributi vengono raccolti da un sito internet ufficiale, che ricalca negli strumenti quello che viene già fatto con successo dal canale Current TV di Sky.
Il primo episodio, dedicato alle nuove forme di famiglia, è stato ben accolto dai blogger stessi: in particolare è stata apprezzata la figura dei blogger presentati non come novelli giornalisti, ma come cittadini con proprie idee e suggerimenti. Minoli, dal canto suo, ha sostenuto il programma con un concetto nuovo di servizio pubblico: "La sfida del multipiattaforma per il servizio pubblico è imparare a raccontare e non usare internet brutalmente", ha sostenuto in conferenza stampa, "Diciamo che il servizio pubblico deve insegnare a raccontare ai ‘raccontatori’ della rete". Dato l’interesse suscitato dalla trasmissione, che sta portando in Rai una rivoluzione copernicana già in atto (altrove) da diversi anni, l’azienda sta valutando una replica. Nei prossimi giorni dovrebbe essere annunciata una replica in fasce orarie dignitose su Rai Storia, uno dei canali di nuova generazione della Rai (già disponibile gratuitamente per chi ha il decoder digitale terrestre).
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