Terziario avanzato e trasporti: la sfida dell’economia della conoscenza

Comparti sempre più importanti all’interno dell'Unione industriali della provincia di Varese con una quota del 13,5% delle imprese associate. Creatività e condivisione delle informazioni sono stati al centro dell’assemblea congiunta

Assemblea univa terziario avanzato e trasporti Settori in crescita di importanza e con un peso sempre maggiore all’interno della compagine associativa, così come avviene all’interno dell’economia locale. Sono quelli del “Terziario avanzato” e dei “Servizi infrastrutturali e trasporti”, i cui gruppi merceologici dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese si sono riuniti in assemblea congiunta, lunedì 19 aprile, a Gallarate.
Un’assise che nel suo complesso rappresenta il 13,5% delle imprese associate, contro una quota del 12,7% di un anno fa. Da una parte la logistica, il trasporto di persone, merci ed energia, per un totale di 56 imprese e 8.850 addetti.  Dall’altra le attività legate alla realizzazione di software, di elaborazione dati, di telecomunicazione, di progettazione e a servizi altamente tecnologici. Realtà che impiegano, in 132 aziende, quasi 3.170 addetti.
Due mondi accomunati da una mission: quella di accrescere, tramite attività materiali e immateriali, il valore aggiunto della produzione manifatturiera. Un fronte questo su cui sempre più i sistemi economici nazionale e varesino si giocano gran parte della propria capacità di essere vincenti sui mercati. È la sfida lanciata dal fatto di dover «competere nell’economia della conoscenza», così come spiegato dal relatore intervenuto durante l’assemblea: Fabrizio Pappalardo (foto sotto), business development manager di Cisco System Italy, appartenente ad una multinazionale leader mondiale nella fornitura di soluzioni di rete. 130 società acquisite dal 1993 ad oggi, oltre 66.500 dipendenti in tutto il mondo: è da questo osservatorio privilegiato che Fabrizio Pappalardo è partito per analizzare il Sistema-Italia, e la sua cosiddetta “economia creativa”. Design, architettura, moda, software, editoria: «La creatività nel nostro Paese – ha spiegato l’esponente di Cisco System Italy – produce 120 miliardi di prodotto Interno Lordo, il 10% del Pil nazionale». Numeri da record, che «nessun altro Paese può vantare». Ed è proprio questa «la leva competitiva da cui partire. Perché oggi non si vince la battaglia sui mercati se si ha il maggior numero di truppe, ma se si ha un più elevato tasso di conoscenza e creatività». Come dire che non è più la dinamica dei costi a decidere le fortune di un prodotto. Sempre più strategiche stanno diventando quelle attività che danno significato e valore a un bene. «In questo contesto – ha continuato Univa assemblea terziario avanzato e trasporti. Nella foto Fabrizio Pappalardo di Cisco System ItalyPappalardo – l’innovazione si arricchisce di nuovi significati. Per un’azienda diventa fondamentale sviluppare il proprio valore immateriale». Come? «Puntando sulla condivisione della conoscenza». In questo, è stato l’avvertimento dato agli imprenditori, l’Italia e il suo sistema economico devono fare un salto di qualità, devono essere pronti ad un cambiamento culturale: «Fino a ieri si pensava che fosse l’accumulo della conoscenza dei singoli a fare le fortune di un’azienda. Oggi il vero strumento competitivo è la capacità condivisa all’interno dell’impresa, la messa in rete delle informazioni». In questa logica il singolo collaboratore non è più lo strenuo difensore del proprio bagaglio di contatti, informazioni, conoscenze tecniche e di relazione: «Il patrimonio di un’impresa aumenta se marketing, produzione e area di ricerca riescono a comunicare tra loro, se tutte le parti di una realtà aziendale sono tra loro collegate e collaborative».
Per riuscirci «occorre un cambiamento culturale che deve partire dagli imprenditori. I primi a dover condividere in maniera trasparente con i propri collaboratori obiettivi e strategie». Passaggio da affrontare con mutamenti organizzativi, ma anche strutturali: centri di elaborazione dati, connettività, infrastrutture per gestire il patrimonio immateriale delle aziende diventano tasselli fondamentali, su cui interviene proprio Cisco System, attraverso la creazione di strumenti in grado di condividere la conoscenza aziendale. Numerosi gli esempi presentati alle imprese durante l’assise che ha confermato alla presidenza del Gruppo merceologico “Terziario Avanzato”, Rinaldo Corti. Alla guida dei “Servizi infrastrutturali e Trasporti” sale invece Luca Vignati che subentra a Giovanni Arioli, giunto al termine del suo mandato.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2010
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