Apprendistato e minorenni: una scelta ormai scomparsa
Per prima in Lombardia, la Provincia ha distribuito tutte le doti assegnate dalla Regione per formare i giovani assunti con contratto di apprendistato
Sono stati 6000 i giovani che lo scorso anno sono stati assunti con contratto di formazione. Seimila lavoratori per i quali le aziende hanno pagato la formazione. Per 1527 di loro, però, la formazione è stata pagata dalla Regione che ha investito 1.001.500 euro. E anche quest’anno, l’impegno economico regionale si è rinnovato. Così, a fronte di uno stanziamento di poco più di 959 mila euro, la provincia di Varese ha prenotato 1396 doti, cioè contributi regionali alla formazione: « Siamo stati la prima provincia lombarda ad esaurire le doti assegnate – ha sottolineato l’assessore Andrea Pellicini – grazie ad un lavoro certosino di preparazione e coinvolgimento delle aziende e poi alla compilazione delle richieste avvenuta in modo informatizzato».
La task force messa in campo da Villa Recalcati ha permesso di coinvolgere tutti i soggetti interessati in modo trasparente e di sostenerli con un call center nelle diverse fasi della richiesta informatizzata: «Le doti assegnate sono solo una piccola parte dei contratti di apprendistato sottoscritti – ha spiegato il funzionario della Provincia Ernesto Banfi – Ma la nostra provincia è riuscita per prima ad assegnare i finanziamenti cercando di venire incontro alle richieste di tutti».
Dei contratti fatti nel corso del 2010, solo 71 riguardano minorenni, usciti dalla scuola senza aver ottenuto un titolo di studio: « In cinque anni – ha spiegato il funzionario della Provincia Giuseppe Millefanti – il numero dei minorenni in apprendistato si è ridotto del 90%. Complice l’innalzamento dell’età in obbligo scolastico e l’aumento dell’offerta formativa, soprattutto di tipo professionale».
Per il prossimo anno, la Provincia ha preparato un catalogo con 103 tipi di corsi suddivisi in 15 settori. Il 50% dei contratti stipulati rientra nel campo dei servizi ( alberghiero, grande distribuzione, commercio). Al secondo posto per quantità si collocano l’edilizia e la meccanica e poi arrivano gli artigiani.
I corsi di 120 ore verranno attuati in 21 punti, per permettere di trovare scuole di formazioni più vicine alla propria residenza.
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