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In viaggio nelle Marche con Cimberio e Mc-Carnaghi
Nel giro di poche ore due squadre della provincia scendono in campo a Pesaro: un'occasione unica per ammirare le bellezze della città di Rossini e assaggiare il pregiato olio di Cartoceto
Per qualche giorno, tra il 13 e il 16 maggio, Pesaro diventa la nuova… casa dei varesini: nel giro di poche ore due squadre della provincia giocano in trasferta nella città marchigiana, anche se con motivazioni ben differenti. Giovedì e sabato sera la Mc-Carnaghi Villa Cortese si gioca una bella fetta dello scudetto di pallavolo femminile contro le campionesse d’Italia della Scavolini; domenica la Cimberio si gode invece una meritata "vacanza-premio" per festeggiare la salvezza insieme alla formazione pesarese, anch’essa già certa della permanenza nella massima serie.
Gli appassionati che viaggeranno nelle Marche al seguito di una delle due squadre (o addirittura di entrambe) potranno contare probabilmente su un po’ di sole, per quanto timido, e sicuramente su parecchie attrattive turistiche.
DA VISITARE – La città di Pesaro deve la sua fortuna ai Malatesta, che la governarono per oltre un secolo e mezzo: il capostipite fu Malatestino Malatesta, marito tradito da quella Francesca immortalata da Dante nella Divina Commedia. A testimonianza di questo periodo rimane l’antica chiesa di San Francesco, caratterizzata da uno splendido portale gotico. Nel Quattrocento ai Malatesta subentrarono gli Sforza, che completarono la facciata del Palazzo Ducale, il principale monumento cittadino (oggi sede della Prefettura), la struttura difensiva di Rocca Costanza e la Villa Imperiale sul Colle San Bartolo. Poi fu la volta dei Della Rovere, ai quali si devono la cinta muraria della città, di cui oggi sopravvive il Bastione degli Orti Giuli, e la chiesa di San Giovanni Battista. Ma Pesaro è anche la città di Gioacchino Rossini: accanto al Palazzo Ducale si trova la casa natale del grande compositore, all’interno della quale è stato allestito un museo, e sempre a Rossini è stato dedicato l’ottocentesco Teatro che ogni anno ospita l’Opera Festival. Il simbolo più conosciuto della città è però forse la moderna Sfera Grande, opera dello scultore Arnaldo Pomodoro, in bella mostra sul piazzale che introduce al lungomare.
Inutile dire che nei dintorni la meta turistica più visitata è Urbino (a 36 km di distanza), splendida città medioevale dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ormai da secoli annessa a Pesaro in un rapporto di collaborazione reciproca (la provincia di Pesaro e Urbino esiste dalla nascita dell’Unità d’Italia).
DA GUSTARE – Dal punto di vista del turismo enogastronomico Pesaro regala parecchie soddisfazioni soprattutto grazie ai molti prodotti tipici della zona: si segnalano in particolare il pregiato olio di Cartoceto, il tartufo di Acqualagna, il formaggio di fossa e, tra i vini, il Sangiovese dei Colli Pesaresi. Luogo ideale per gustare i piatti tradizionali è l’Antica Osteria La Guercia (www.osterialaguercia.it, tel.0721-33463) di via Baviera 33, all’angolo con la centralissima piazza del Popolo: in una cornice affascinante, con tanto di mosaici romani rinvenuti nelle cantine, vengono serviti piatti prelibati come gli gnocchi di Bacco, cotti nel vino, e i maltagliati ai ceci e vongole, il tutto a prezzi decisamente abbordabili (a partire da 20 euro). Più costoso ma di sicuro affidamento, nella frazione di Casteldimezzo, La Canonica(via Borgata 20, tel.0721-209017): doppio menu degustazione, di pesce e di carne, per provare piatti inconsueti come gli spaghetti al pesce azzurro o il piccione di fattoria. A Novilara, tra Pesaro e Fano, è poi da provare la trattoria rustica Il Pergolato da Maria (piazzale Cadorna 5, tel.0721-287210): attorno alle sue tagliatelle con fagioli si è creato un alone di leggenda…
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