Strane morìe di api, “minacciate da virus e pesticidi”
La sparizione degli insetti del miele finisce in un'interrogazione al Governo. Il problema riguarda l'intera Svizzera e i paesi vicini
Una continua sparizione delle api preoccupa il Canton Ticino tanto da finire in un’interrogazione all’attenzione del Governo. A presentarla è stato Luigi Canepa dei Popolari Democratici che ha segnalato l’anomala morìa degli insetti del miele, specificando che il problema riguarda non solo il Ticino ma anche l’intera Svizzera e i paesi vicini. A provocare la strage delle colonie avrebbero contribuito fattori diversi, dai virus ai pesticidi. «I dati a disposizione – spiega il politico – che attestano le morìe di api sono impressionanti per l’Europa dove l’allarme è scattato in ritardo di due anni rispetto agli Stati Uniti, in vigore sin dal 2006. A titolo d’esempio, negli USA è stata registrata una diminuzione pari al 25% del numero totale delle api bottinatrici negli ultimi inverni (si parla di decine di miliardi di api). Stessa percentuale di perdite anche per la Germania (25%), quando una cifra del 10% sarebbe considerata normale. L’apicoltura è diventata un’attività molto difficile e le delusioni per l’estinzione durante l’inverno d’intere colonie senza nessun apparente motivo non migliorano la situazione. Per questo, un risvolto di queste difficoltà è la forte diminuzione (di circa la metà) degli apicoltori attivi sul suolo ticinese che si attestano oggi a circa 500 unità». L’estinzione delle colonie potrebbe essere disastrosa: «Oltre ad essere conosciute come fonte produttiva del miele, le api forniscono anche un altro servizio inestimabile: l’impollinazione di piante da frutta e verdura. Di conseguenza, la loro sparizione rappresenta un rischio grave per il nostro rifornimento di cibo naturale. Tra le cause di tali morie di api, i ricercatori americani hanno individuato diversi fattori, tra cui i virus, gli acari, l’esposizione chimica e la scarsa nutrizione».   
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