Via Gaggio? Un museo all’aperto
L'idea del comitato: chiedere il riconoscimento come ecomuseo. Il 1° giugno gli amici della storica strada minacciata dalla terza pista si trovano per una camminata notturna
L’aria di via Gaggio fa bene all’inventiva: non passa giorno senza che “Viva via Gaggio” non si inventi una nuova iniziativa, uno spazio sul web, un progetto da sviluppare. L’ultima trovata del gruppo –
che vanta centinaia di aderenti – si chiama Ecomuseo, quella forma particolare di museo diffuso, sostenuto dalla popolazione, che è nata in Francia ma che ormai ha messo radici anche in Italia. L’idea è venuta a Walter Girardi, giurista ambientale e sostenitore della mobilitazione fin dai primi passi: «La legge regionale sugli ecomusei – spiega Girardi nel videomessaggio sul canale di Youtube – è del 2007, sembra fatta apposta per via Gaggio: guardando alla legge e alla storia, emerge come Via Gaggio sia già oggi un museo all’aperto, che rappresenta la storia di Lonate». Il lembo di brughiera e di boschi custodisce la memoria del rapporto con il fiume Ticino e con il Piemonte (c’era la dogana tra lombardo-veneto e stato sabaudo), l’uso delle “terre povere” per cavare ghiaia, l’ingombrante presenza militare, la storia aeronautica. Tutti elementi che in qualche modo si ritrovano nella realtà odierna, nella vita del basso varesotto: un vero “specchio in cui la popolazione si guarda”, come amava dire l’inventore francese del l’ecomuseo. Il riconoscimento ufficiale dell’”ecomuseo di Via Gaggio”, naturalmente, sarebbe un tassello importante per la mobilitazione della popolazione a difesa del territorio.
Gaggio ai primi posti della lista dei “Luoghi del cuore” da salvares proposta dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Il tutto mentre continuano a crescere i contatti via Facebook (oggi oltre novecento), che ormai hanno decisamente varcato non solo i confini del lonatese, ma anche della provincia di Varese. Sbaglierebbe però chi pensa che la mobilitazione rimane solo negli spazi eterei del web: dopo la marcia del 21 marzo, prima del lancio della raccolta di firme prevista per domenica 23 maggio, il Comitato ha già messo in programma un nuovo ritrovo, una camminata al chiaro di luna la sera di martedì 1 giugno. “Via Gaggio ha la luna”, non è d’accordo con chi vuole farla scomparire.TAG ARTICOLO
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