PD: “Damiani faccia chiarezza o si dimetta”
Il Partito Democratico chiede che al sindaco notizie sulla solidità della sua maggioranza. «Se non ci sono i numeri l’alternativa sono le dimissioni»

«L’ultimo mese è stato per la politica malnatese un mese caldo e ricco di avvenimenti che hanno addirittura portato la nostra cittadina alla ribalta della stampa nazionale per la questione del Tricolore – scrivono i politici del Pd -. Il Partito Democratico rivendica con orgoglio quanto sin qui fatto per la difesa dei valori costituzionali ed unitari, sia sul territorio (dal presidio in piazza, all’iniziativa dei giovani con le magliette dei padri della Repubblica) che in consiglio comunale (mozione votata all’unanimità che riconosce il valore del tricolore). Si tratta di una battaglia di civiltà che non lasceremo certo cadere! A seguito di questi fatti abbiamo assistito ad una serie di fibrillazioni interne alla (ex?) maggioranza di centrodestra che non si è certo lasciata mancare nulla: dal commissariamento della sezione locale della Lega, alle dimissioni di altri due assessori, all’uscita dalla maggioranza dei consiglieri leghisti. In tutta la vicenda non sono mancati gli ultimatum, gli out-out e gli interventi dei vari vertici provinciali in un clima degno della migliore soap opera. Ciò che appare chiaro ai nostri occhi è la situazione di assoluta ingovernabilità che si è venuta a creare a Malnate. Ciò che più preoccupa è la paralisi politico-amministrativa in cui si trova il nostro Comune da oltre un mese e che rischia di poter continuare a lungo».
Secondo il Pd, il momento della chiarezza,non è più procastinabile, anche perché alle porte c’è la scadenza dell’approvazione del Pgt (piano di governo del territorio). «Il sindaco Damiani, ancora una volta se necessario, ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, perché avrebbe dovuto far conoscere al più presto quello che intende fare per uscire da questa crisi, oppure ne avrebbe riconosciuto l’estrema criticità e si sarebbe dimesso. Damiani invece resta in silenzio, attaccato alla “cadrega” di padana memoria ed ai suoi 3000 euro di stipendio, recentemente aumentati. Senza prospettiva, senza progetti, in sostanza senza futuro, spera solo di poter durare il più a lungo possibile! Peggio ancora, si appresta a voler approvare il PGT nel bel mezzo di questa bufera politica. E’ lecito chiedersi perché tutta questa fretta, perché non si cerchi di ricompattare prima la maggioranza (se c’è ancora!), dietro ad un progetto politico condiviso. Cosa lo spinge a voler approvare questo strumento urbanistico fondamentale per il futuro di Malnate a tutti i costi e in tempi rapidi. Davvero la cementificazione di Monte Morone non può aspettare?»
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.