Pdci: “La Lega divide i lavoratori. Il governo li tartassa”
Un'assemblea pubblica contro la manovra del Governo, organizzata da Comunisti Italiani. «Il governo ripiana il debito pubblico scaricandolo sui lavoratori»
«Una crisi senza precedenti, provocata dal mercato capitalistico. È diventata piu’ importante la speculazione rispetto al lavoro». Elio Giacometti e Gino Fischietti, della segreteria provinciale del Pdci, vanno subito al cuore del problema.
Il quadro generale, descritto in un incontro pubblico che si è tenuto mercoledì sera al Circolo di Belforte, dai due esponenti politici del Pdci, non è dei più felici. «Per uscirne i metodi del liberismo sono ferri vecchi -spiegano Giacometti – In tutto il mondo si capisce che se ne esce con un forte intervento pubblico. La Sinistra dunque torna ad essere centrale:questo intervento pubblico deve essere rivolto non a ripetere le speculazioni e a salvare i banchieri, ma a sostenere il lavoro su basi nuove , non più fondate sul consumismo, sullo sfruttamento dell’ambiente e dei popoli. Non solo si puo’fare, si deve fare».
Sotto l’attacco del Pdci c’è la manovra del Governo. «Questa manovra ripiana parte del debito pubblico, che è andato fuori controllo dopo il Governo Prodi, ma lo fa scaricando tutto sul mondo del lavoro, riducendo il potere d’acquisto e senza alcun piano di investimenti. Bisogna subito modificarla, i rischi sono altissimi. Per farla passare gioca un ruolo decisivo la Lega, un partito messo sù per dividere i lavoratori, colpirli e stare dalla parte dei ceti ricchi e degli evasori. Numerose sono le lotte in corso, occorre sostenerle; pieno sostegno allo sciopero del 25 indetto dalla CGIL , l’inizio di una lotta sindacale per difendere gli interessi dei lavoratori e dell’Italia».
Un messaggio all’assemblea è stato inviato da Franco Stasi , segretario della Camera del Lavoro di Varese, e dal SIULP (sindacato di polizia), che ha ricordato «la propaganda sulla sicurezza fatta dal monistero degli Interni, a fronte di una riduzione dell’impegno di spesa in questo settore». Molti sono stati gli interventi e le testimonianze di lavoratori, amministratori, cittadini, imprenditori e associazioni, tra cui: Luciano Porro, sindaco di Saronno, Giulio Rossini, presidente dell’ ARCI, Vito Tioli, artigiano, Mario Santoro, operaio, Michele Maglione, insegnante, Pietro Rizzuto, operatore sanità .
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