Processo alla ‘ndrangheta di Lonate, 15 udienze per sentire i testimoni
Il collegio presieduto da Toni Novik ha fissato un calendario serrato per poter ascoltare tutte le persone chiamate a deporre in aula per l'accusa e la difesa. Si conclude la fase preliminare e il dibattimento riprenderà a ottobre
Il processo a quelli che sono considerati i membri della Locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo e Legnano è giunto oggi alla seconda udienza che si è svolta, come la prima, in un’aula Falcone e Borsellino del tribunale bustocco molto affollata di imputati, avvocati e parentado vario. Sono una quindicina gli imputati su cui pende la pesante accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso: secondo l’accusa sarebbero i componenti di spicco di un’organizzazione che ha commesso decine di estorsioni a imprenditori e commercianti della zona, intimidazioni, usura, false fatturazioni ma anche i mandanti di una serie di rapine avvenute in uffici postali per poter finanziare la cosiddetta “bacinella”, ovvero la cassa comune della locale, collegata a doppio filo con la ‘ndrina dei Farao-Marincola di Cirò Marina, paese del Crotonese dal quale proviene la maggior parte degli imputati.
Il collegio giudicante presieduto dal giudice Toni Adet Novik (al centro nella foto in alto) ha aperto la seduta mantenendo ancora il riserbo sulla decisione di sospendere i termini della custodia cautelare nei confronti degli imputati in carcere, come richiesto in sede di prima udienza dalla pubblica accusa rappresentata dal pm Mario Venditti (foto in basso), e respingendo tutte le eccezioni presentate dalla folta schiera di legali.
Non sono state accolte le richieste di inutilizzabilità di alcune intercettazioni così come non è stato
riscontrato alcun vizio nel diritto di tutela dell’indagato che, hanno sottolineato i giudici, è sempre stato tutelato nelle varie fasi dell’indagine, comunicando per tempo alle parti ogni passaggio e mettendo a disposizione degli indagati tutto il materiale difensivo. L’incompatibilità dei magistrati è stata respinta e anche gli interrogatori sono stati giudicati regolari. A seguire accusa, parti civili e difese hanno presentato le loro liste di testi che sono state tutte accolte da parte del collegio. Tra i molti testi che sono stati chiamati a deporre sono presenti anche alcuni collaboratori di giustizia che hanno avuto una certa importanza in fase di indagine permettendo alla Dda di definire molti degli scenari poi emersi durante l’indagine. In particolare un pentito sarà importante per capire il ruolo di Vincenzo Rispoli, considerato dall’accusa il boss della locale, in quanto aveva partecipato ad alcuni incontri con altri boss della ‘ndrangheta nel nord-Italia.
L’alto numero di persone da ascoltare in sede di udienza ha obbligato il collegio giudicante a fissare una serie di udienze, una quindicina quelle già decise, che si svolgeranno a partire dal 12 ottobre fino al 22 febbraio 2011.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.