Regio Insubrica, si avvicina il capolinea?
Secondo la stampa ticinese il Cantone potrebbe decidere di uscire dall'organizzazione e fondare le proprie relazioni direttamente con le regioni di confine
Una nuova nube oscura il futuro della Regio Insubrica. Secondo la stampa ticinese infatti il gruppo incaricato dal Governo svizzero di riflettere sul possibile rilancio dell’organizzazione sarebbe arrivato a una conclusione clamorosa: cioè che dopo 15 anni sarebbe meglio per il Canton Ticino uscire dalla comunità di lavoro realizzata insieme alle provincie italiane di Novara, Como e Varese e fondare le proprie relazioni direttamente con le Regioni italiane di confine. A breve il Governo cantonale sarà chiamato a decidere e sembra che lo farà entro luglio: in ogni caso però non prima dell’assemblea della Regio Insubrica prevista a Ponte Tresa il prossimo 25 giugno.
"Quindici anni di Regio Insubrica per il Ticino potrebbero bastare – scrive oggi il Giornale del Popolo -. E la cooperazione transfrontaliera del futuro potrebbe fondarsi su contatti bilateriali con le Regioni italiane, a cui toccherebbe il compito di prendere contatto con le Province interessate dai progetti in comune". Per il momento si tratta di indiscrezioni a supporto delle quali il quotidiano ha ricostruito alcuni tra i motivi che hanno portato a incrinarsi i rapporti tra l’Italia e il vicino Cantone: primo fra tutti lo scudo fiscale ma anche il blocco dei progetti Interreg e le vicende legate al segretario generale.
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