«Suo figlio mi deve dei soldi», occhio alle truffe dei “falsi amici”

Il caso di un'anziana signora incappata in un giovane che si è spacciato come amico di famiglia verso il quale il figlio avrebbe avuto un debito. La donna paga e la truffa è servita. Indagano i carabinieri

Attenzione alle truffe nella zona tra Brunello e Azzate. E’ di questi giorni il caso di una signora anziana che è stata raggirata da un giovane che si è spacciato come amico del figlio il quale vantava un credito di ben 4.500 euro nei suoi confronti. La signora, immediatamente, ha pensato che il figlio si fosse cacciato in qualche pasticcio ma non ha dato immediatamente fiducia al giovane il quale, aiutato probabilmente da un altro complice, ha chiamato al telefono una persona che si è spacciata per il figlio della anziana signora e gliel’ha passato: «Mamma aiutami – avrebbe detto la voce al telefono opportunamente camuffata – poi passerò da te per riportarti i soldi». A questo punto ogni difesa della donna è caduta, come spesso accade ad una mamma che sente il figlio chiedere aiuto, si è recata in posta e ha prelevato 2000 euro che ha consegnato al giovane truffatore chiedendo che entro mezz’ora il computer venisse portato al suo domicilio.

L’uomo ha assicurato, con un’altra finta telefonata, che un suo collega avrebbe consegnato il computer entro mezz’ora e si è dileguato non prima di aver annunciato un suo ritorno il giorno successivo per ritirare il resto della somma pattuita. Il computer non è stato mai consegnato: la donna, a quel punto, ha capito di essere stata truffata e ha avvisato i familiari che hanno denunciato il fatto ai Carabinieri di Azzate. Questo tipo di truffa non è infrequente e già in passato, in provincia di Varese, sono stati segnalati fatti analoghi.

La banda di truffatori è composta da italiani, senza particolari accenti, ben vestiti e dall’aspetto e il comportamento amichevole. I truffatori raccolgono informazioni importanti sulla vittima prescelta seguendo i familiari, ascoltando conversazioni in locali pubblici o appostandosi in auto nei giorni precedenti. Studiano il soggetto da colpire nei particolari, ne consocono spesso il nome e quello dei parenti in modo da carpirne immediatamente la fiducia. I carabinieri stanno indagando sull’episodio e non è scluso che altre persone siano già cadute nella trappola. Il consiglio è quello di stare attenti a persone, a vista sconosciute, che chiedono soldi per saldare fantomatici debiti contratti da parenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2010
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