Federalismo fiscale, puniti i comuni che non collaborano
Nuovo passo in avanti sui costi standard per i servizi, ma il governo ha deciso: «Chi non collabora sarà sanzionato con il blocco dei trasferimenti»
Avere entro il 2012-2013 costi standard in tutta Italia per i serivizi fondamentali degli enti locali. È questo l’obiettivo che si è dato ieri il Consiglio dei Ministri con l’approvazione in via preliminare il decreto legislativo relativo alle disposizioni in materia di fabbisogni standard di comuni e province attuativo del federalismo fiscale. Si tratta di una tappa importante nel percorso, non certo facile, del federalismo fiscale che dovrebbe portare alla superamento della "spesa storica", secondo la quale decine di miliardi di trasferimenti statali sono stati assegnati in base alla spesa sostenuta nel passato.
A definire i costi standard per funzioni che vanno dall’istruzione alla viabilità, dalla polizia locale ai servizi sociali sarà la società pubblica Sose che elabora gli studi di settore. La società potrà chiedere ai comuni e alle province di fornire, entro 60 giorni, tutti i dati necessari alla definizione dei fabbisogni standard. Per chi non dovesse farlo, il Governo ha previsto "punizioni severe". Il testo del decreto prevede infatti il blocco ai fondi per i comuni e per le province che non collaborano all’attuazione del federalismo. Insomma, chi non dovesse collaborare sarà «sanzionato con il blocco, sino all’adempimento dell’obbligo, dei trasferimenti a qualunque titolo erogati».
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