Il Pd contrattacca: “Pochi decimi di grado non spiegano l’aumento”
241mila euro in più per il riscaldamento degli edifici pubblici, nonostante il calo del costo dell'energia. "Le temperature sono scese di poco, non sono una giustificazione per l'aumento"
«Non possiamo accettare passivamente giustificazioni poco chiare e imprecise». Angelo Senaldi – consigliere del Pd e presidente della commissione bilancio – contrattacca sul caso dei costi del riscaldamento degli edifici pubblici. Una questione che si gioca sulle tabelle delle temperature medie e dei costi del gas, ma che hanno aperto un dibattito politico acceso: cosa giustifica quell’aumento di 241 mila euro previsto per il 2010?
Le spiegazioni che vengono dall’assessore al bilancio Bonicalzi sono, secondo il democratico, totalmente insufficienti a spiegare l’aumento di spesa prevista di 241mila euro. «La diminuzione delle temperature registrate nell’inverno 2010 sono limitate ad alcuni decimi di grado e non giustificano un aumento tanto consistente» spiega, «Né il prolungamento del periodo (riaccensione degli impianti per alcuni giorni nel mese di Maggio) appare giustificazione sufficiente per aumentare l’esborso del 12,3% in presenza di una significativa diminuzione dei prezzi del combustibile». D’altra parte l’autunno-inverno 2009 presentava temperature al di sopra della media di anni precedenti, quindi Amsc – che ha l’appalto della gestione calore – avrebbe dovuto risparmiare qualcosa. Per il Pd, dunque, la questione non è chiusa, i risparmi sul costo dell’energia avrebbero dovuto comunque portare ad un risparmio e non ad un aggravio dei costi. «La delibera approvata in Consiglio Comunale – ricorda Senaldi – parla espressamente di aumento dovuto principalmente all’incremento del costo del combustibile e non di altre motivazioni».
Accanto alla questione più strettamente tecnica, quella politica, sollevata dall’assessore Bonicalzi, che ha accusato il Pd di ignorare i chiarimenti forniti in commissione. «Nella commissione del 16 Gugno da me presieduta non sono state fornite particolari spiegazioni e non vi è stato dibattito sul punto» specifica Senaldi. Su Accam e 3SG le informazioni fornite sono state esaustive, meno sul caso specifico. «Il PD non ignora le informazioni chiare che emergono nelle commissioni e che l’Amministrazione si degna di fornire, ma non può venire meno al suo compito istituzionale accettando passivamente giustificazioni poco chiare ed imprecise».
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