Stazioni ferroviarie: “Busto-Gallarate 0-3”
Così sentenzia l'"arbitro" Barcucci (Legambiente), trovata chiusa il sabato pomeriggio la biglietteria della stazione FS. "Il treno è mezzo sostenibile per eccellenza. Cosa si fa per sostenerlo?"
Ha senso che la biglietteria della stazione ferroviaria di una città di ottantamila abitanti sia chiusa il sabato pomeriggio? Se lo chiede Andrea Barcucci del circolo cittadino di Legambiente, avendo verificato di persona, diretto a Pavia per il Big Jump nel Ticino, che il servizio biglietteria non era disponibile nei giorni 3, 10, 17 e 24 luglio come precisava un avviso affisso, "con enorme disappunto mio e di altre persone presenti nell’androne della stazione di Busto Arsizio".
"Sono sbalordito" scrive il rappresentante locale del Cigno Verde: "quando necessita avere una persona esperta che possa dare informazioni e rilasciare i biglietti per le mille e più destinazioni italiane, consigliando le tariffe e le coincidenze, nella ridda di Freccerosse, Eurocity, Regionali e Suburbani, Trenitalia tiene chiusa la biglietteria di una città di 80mila abitanti. E sono quasi il doppio quelli che
gravitano della stazione bustese, sommando i molti comuni limitrofi che non hanno una stazione ferroviaria, né tantomeno una rete nazionale a cui collegarsi. Potrebbero gravitare su Busto Arsizio, ma non lo fanno se questo è il (dis)servizio!"
Nemmeno l’emittitrice automatizzata sfugge all’occhio critico di Barcucci: "è un modello antiquato, eroga solo biglietti per destinazioni lombarde, ma non accetta di dare il resto, né di essere pagata con carta di credito o bancomat!"
Risultato: "Sono costretto a spostarmi a Gallarate, la cui stazione è gerarchicamente più importante
di quella bustocca. Infatti, è aperta una biglietteria con una coda di 25 persone! Sempre meglio che niente, specialmente in rapporto alla biglietteria automatica: quella gallaratese è moderna ed emette biglietti di ogni genere, dà il resto e accetta il bancomat. Così supporta al 50% il lavoro del bigliettaio, intento a fornire spiegazioni ed informazioni per le relazioni di viaggio più complicate.
A Gallarate è inoltre aperta l’edicola della stampa, la quale vende i biglietti a fasce chilometriche. Quindi Busto Arsizio – Gallarate 0-3".
"È incredibile che Trenitalia consideri così bassamente la nostra città" lamenta il bustocco (ma livornese d’origine, e nella vis polemica) Barcucci: e non è possibile, aggiunge, "lasciare allo sbando centinaia di utenti, senza una biglietteria, un’edicola, un’emittitrice automatica", o mancare di dialogo con il Comune di Busto Arsizio nonostante comuni interessi.
Da ambientalista, Barcucci rilancia: "La mobilità su ferro, il treno cioè, è il sistema di trasporto migliore in assoluto per la sua sostenibilità. Cosa intendono fare Trenitalia e Comune di Busto Arsizio per fare della stazione bustocca il centro della mobilità sostenibile cittadina?"
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