Zappoli contro la ristrutturazione dello stadio

La ristrutturazione della stadio Franco Ossola ha da oggi un voto contrario. Il consigliere del gruppo "La sinistra" Angelo Zappoli non è favorevole e lo annuncia: «Il prossimo 12 luglio, il Consiglio Comunale é chiamato a ratificare una delibera di Giunta con la quale si stanziano altri soldi per lo stadio – scrive in una nota – da più parti si ritiene scontata un’approvazione all’unanimità, ma, per quanto mi riguarda, non sarà così e ritengo anche gravemente sbagliato che il provvedimento arrivi in termini di pura presa d’atto da parte del Consiglio senza che questo abbia potuto, prima di assumere il provvedimento, e possa oggi entrare nel merito».
Zappoli spiega così la sua poLa ristrutturazione della stadio Franco Ossola ha da oggi un voto contrario. Il consigliere del gruppo "La sinistra" Angelo Zappoli npn è favorevole e lo annuncia: «Il prossimo 12 luglio, il Consiglio Comunale é chiamato a ratificare una delibera di Giunta con la quale si stanziano altri soldi per lo stadio – scrive in una nota – da più parti si ritiene scontata un’approvazione all’unanimità, ma, per quanto mi riguarda, non sarà così e ritengo anche gravemente sbagliato che il provvedimento arrivi in termini di pura presa d’atto da parte del Consiglio senza che questo abbia potuto, prima di assumere il provvedimento, e possa oggi entrare nel merito».
Zappoli spiega così la sua posizione: per lo stadio si andrebebro a spendere «in totale in due anni 1’009’000 euro !! Questi significa impegnare più o meno il 10% dello spendibile 2010, compreso il pagamento del già fatto e non pagato nel 2009. Poi si dice che mancano i soldi o che non si possono spendere per altre cose, dalle scuole alle strade. Si decide di spendere altri 685mila euro per uno stadio che si usa nemmeno tutte le settimane».

Il consigliere si chiede se sia giusto che il comune si accolli la spesa. Zappoli ricorda anche che le spese dovrebbero essere a carico della scoiatà calcistica e che l’amministarzione aveva deciso anche di rivalersi per una somma che aveva a suo tempo erogato, 176mila euro.