Le proteste degli aquilani interrompono il consiglio regionale
I comitati di cittadini hanno ribadito, “la ricostruzione non puo' essere gestita con le ordinanze e affidata a personaggi di dubbia competenza"
Momenti di tensione fin dalle prime ore della mattina di ieri, quando il consiglio regionale abruzzese si è aperto con lo striscione srotolato da Maurizio Acerbo (Prc) e Antonio Saia (Pdci) lungo cinque metri con la scritta ‘Cicchetti e’ un condannato’ per protestare contro sua nomina da parte del Governo.
Ma era solo il primo passo di una lunga giornata. Nel primo pomeriggio è andato in scena, come previsto, il sit in di protesta dei cittadini davanti all’ingresso del Palazzo dell’Emiciclo. Un centinaio di cittadini aquilani hanno interrotto a suon di proteste la seduta.
La dura protesta dei comitati cittadini contro la nomina del nuovo vice Commissario, Antonio Cicchetti, ha interrotto il consiglio. Prima contenuti dalle forze dell’ordine, i manifestanti, un centinaio circa, sono riusciti a forzare il blocco delle forze dell’ordine, facendo irruzione in Aula e portando alla sospensione dei lavori.
I comitati di cittadini hanno ribadito, “la ricostruzione non puo’ essere gestita con le ordinanze e affidata a personaggi di dubbia competenza, che non godono di nessuna investitura democratica e hanno gia’ dimostrato di non saper vigilare sulla correttezza della gestione dei fondi pubblici”.
Ancora oggi alle 15 i comitati rappresenteranno una nuova protesta all’Emiciclo, gli esponenti dei comitati cittadini dell’Aquila che ieri si sono riuniti in assemblea nella sala del Consiglio regionale.
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