
Nessuna risposta per i precari della Provincia: “Andremo dal prefetto”
Alcune decine di lavoratori hanno partecipato alla seduta del consiglio provinciale con la speranza di ricevere delle rassicurazioni. La protesta intanto continua
Non ci sono risposte per i dipendenti precari della provincia di Varese. I lavoratori, più di una sessantina, che questa sera hanno portato una protesta silenziosa in consiglio provinciale nella speranza di ricevere qualche rassicurazione sul futuro dovranno invece attendere ancora. Molti di loro sono in attesa della liquidazione del premio di produttività del 2009, altri di sapere se il contratto gli sarà o meno rinnovato. Problemi che in ogni caso, nel consiglio di Villa Recalcati, sono stati soltanto sfiorati su richiesta del consigliere del Pd Mario Aspesi. A chiudere ogni margine di dibattito, nella sede istituzionale, è stato il presidente della provincia, Dario Galli: «La questione è molto difficile – ha detto in relazione al problema della produttività -. Qui non c’è la volontà di togliere niente a nessuno ma è esattamente il contrario. C’è il rischio è che ai dipendenti, in merito alla situazione del 2005, venga chiesto di restituire una parte di soldi già ricevuti in busta paga. Questa sia chiaro non è la volontà della Provincia. Si sta cercando di individuare una soluzione che salvaguardi anche quanto avvenuto in passato. La situazione e le norme sono di difficile interpretazione e per questo chiederemo ai Revisori dei conti di stralciare la produttività inerente al 2009 e al 2010 dalla situazione pregressa».

«E i precari?» chiedono i lavoratori prima di abbandonare l’aula. Nessuna risposta, mentre i lavori della Provincia riprendono secondo l’ordine del giorno. All’esterno la situazione è tesa: «Ci aspettavamo almeno qualche parola rassicurante invece non è stato fatto nemmeno un cenno alla situazione dei precari – hanno commentato Raffaella Bonetti e Daniele Ballabio (rispettivamente rappresentanti di Cgil e Uil della Rsu della provincia) -. Lunedì alle 11.30 saremo ricevuti dal prefetto nella speranza di trovare una soluzione: se nulla cambierà procederemo con delle ore di sciopero». I punti che verranno sollevati sono due: il contratto integrativo e la situazione del personale precario. Sul primo, come si legge nella lettera aperta dei sindacati "tutto tace".
"Da quattro mesi – prosegue il documento – aspettiamo la stipula definitiva e la liquidazione del contratto decentrato integrativo relativo all’anno 2009 di tutto il personale di ruolo della provincia sottoscritto come preintesa nello scorso mese di maggio. Le parti sindacali e soprattutto i lavoratori sono in attesa del visto dei Revisorsi dei conti ad oggi non ancora posto, in merito a un contratto identico a quello degli ultimi quattro anni. Da allora tutto tace e intanto i lavoratori rischiano di perdere il salario accessorio 2009, 2010 e dei prossimi anni, visto che le più recenti norme finanziarie approvate a fine luglio pongono come termine ultimo per questi contratti il 31 dicembre del 2010". Ugualmente complesso è il problema dei precari, sessanta lavoratori con contratto a progetto o in scadenza. "Ad oggi – proseguono i sindacati – non è stato ancora aperto il tavolo previsto nell’accordo del 22 aprile scorso. Il tempo stringe visto che dal primo gennaio 2011 sarà pressoché impossibile assumere nuovo personale se non nel limite di una o due unità all’anno".
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