Patteggiamenti e rinvii a giudizio per i falsi dentisti
Arriva davanti al giudice il vizietto di alcuni odontotecnici di farsi passare per medici con tutte le carte in regola
Erano spesso odontotecnici ma non medici dentisti veri e propri. Eppure operavano, mettevano capsule, ma c’era anche chi prestava i propri studi ad altri “colleghi”, che a loro volta operavano senza la necessaria abilitazione.
Un’indagine del 2004 aveva svelato collegamenti e rapporti anche a catena tra alcuni di loro, ma non una vera e propria organizzazione ramificata. Piuttosto, un malcostume diffuso in cui ci guadagna il falso dentista (che allarga il giro) e anche chi presta lo studio medico (come e quanto è da verificare). Gli indagati erano stati denunciati e indagati per vari reati, tra cui l’esercizio abusivo della professione medica.
La vicenda è approdata oggi in udienza preliminare, davanti al gip Giuseppe Fazio. Quattro indagati hanno risolto il tutto con patteggiamenti a 2 mesi, 3 mesi, 8 mesi, 10 mesi. Per altri quattro è invece scattato il rinvio a giudizio. Le contestazioni riguardano una serie di episodi, tra cui l’aver esercitato in diversi studi tra Varese, Busto Arsizio, Milano, Brunello, Magnago e in comuni del nord ella provincia, o anche a Gallarate dove operava l’unica donna coinvolta. In almeno due casi, gli odontotecnici sono stati segnalati anche in seguito, per aver continuato a esercitare abusivamente la professione medica. Non è stata tuttavia contestata la truffa.
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