“E’ colpa della crisi, ma adesso fate in fretta”

Sì, è vero, è la crisi che ha abbattuto la Pivato, la ditta che stava realizzando il tunnel ferroviario di viale Milano, e che da questa settimana ha abbandonato il cantiere. «La spiegazione che il sindaco Attilio Fontana ha dato della vicenda è credibile». Lo dice il capogruppo del Pd, Emiliano Cacioppo, esperto di cantieri pubblici e attento osservatore dai banchi dell’opposizione della procedura. 

«L’azienda era grande e con diversi cantieri sparsi anche all’estero. Io credo che le spiegazioni date dal sindaco e dai dirigenti siano in buona fede, perché conosco i problemi che ha il mercato in questo momento – spiega l’esponente del centrosinistra – tuttavia questa vicenda ci deve far riflettere sui criteri con cui assegnare le opere pubbliche, perché occorre dare maggiore rilevanza alla solidità delle aziende, magari considerando che il solo fatturato non è elemento sufficiente per dire che un’azienda è sana».

Emiliano Cacioppo suggerisce una serie di soluzioni: «A mio parere ci sono tre ipotesi – continua il capogruppo del Pd –  la prima è che le Ferrovie Nord prendano in carico il cantiere come è avvenuto a Castellanza per il Malpensa Express. La seconda possibilità è che un’altra ditta acquisisca il ramo d’azienda della Pivato che controlla il cantiere di Varese, la terza ipotesi è che subentri nel cantiere la ditta che arrivò seconda nella gara di appalto».

La richiesta dell’esponente del Pd è che siano vagliate il più velocemente possibile le tre ipotesi e che si tenga conto dei commercianti che stanno subendo un disagio (oggi l’assessore Zagatto ha annunciato un incontro). Una richiesta che ovviamente viene rivolta al comune affinché faccia pressioni sulle Ferrovie in Nord per una soluzione rapidissima.