L’incidente sul lavoro è in agguato nei campi
Negli ultimi due anni gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 13,7 per cento, mentre le morti bianche sono passate da 10 a 8. In controtendenza l'agricoltura. La metà dei cantieri edili controllati non è in regola
Negli ultimi due anni gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 13,7 per cento, passando da 14.175 (2008) a 12.226 (2009), mentre le morti bianche sono passate da 10 a 8, di cui quattro sulla strada (due autotrasportatori e due in itinere, cioè lavoratori che stavano raggiungendo il luogo di lavoro). La diminuzione più evidente in termini relativi si è avuta nell’industria e nei servizi con 11.674 infortuni nel 2009 contro i 13.662 del 2008 (-14,7%). In diminuzione anche le denunce di malattie professionali passate da 221 a 216 (2,3%) e gli infortuni tra gli apprendisti sono passati da 413 a 270 (34,6%). Il dato è stato diffuso dall’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) che ha presentato al Salone Estense il rapporto annuale. «Questa diminuzione – spiega Alfonso Speranza, direttore generale dell’Inail di Varese – è dovuto a due fattori: da una parte la recessione e dall’altra la politica di prevenzione fatta a 360 gradi, scuole comprese con interventi mirati, come rappresentazioni teatrali. Bisogna sperimentare tutte le strade possibili».In un anno l’Asl, l’ente che materialmente effettua i controlli nei cantieri e nelle aziende, ha comminato multe per 900 mila euro. Il settore più controllato, anche perché più esposto agli infortuni, è quello dell’edilizia: negli 800 sopralluoghi nei cantieri, almeno la metà non erano in regola. «I dati raccolti negli ultimi dieci anni – aggiunge Pierluigi Zeli, presidente dell’Asl di Varese – indicano una riduzione degli incidenti sul lavoro. È un buon risultato per il lavoro fatto sul territorio, ma ancora il dato globale non ci consola».
«La vera novità è il metodo che stiamo usando – spiega Crescenzo Tiso, responsabile del Serrvizio Igiene e sicurezza sul lavoro dell’Asl di Varese -. Non più interventi a pioggia ma, partendo dai dati, stiamo facendo una serie di interventi mirati in settori specifici. La diminuzione degli infortuni c’è stata, compresa l’annullamen ma bisogna metterla in correlazione con altri dati di contesto, come ad esempio la diminuzione dell’occupazione. È certo che l’analisi dei dati ci consente di intervenire in modo mirato».Oltre a quello dell’edilizia, gli infortuni sul lavoro colpiscono il settore della metalmeccanica, della logistica e dei trasporti. L’agricoltura è in totale controtendenza: in provincia di Varese gli infortuni in questo settore sono aumentati, passando da 178 nel 2008 a 190 nel 2009 (+6,7%).
«Si assiste ad una diminuzione degli infortuni tra i lavoratori immigrati (- 16,7% ndr) – conclude Tiso – questo risultato potrebbe essere attribuito alla formazione».
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